Lecco, Foschi: “La partita andava fermata. Li avrei denunciati”
Il primo round della sfida valida per i playoff di Serie C tra Lecco e Pordenone va ai neroverdi. La squadra di Di Carlo si impone sui padroni di casa grazie alla rete di capitan Burrai su calcio di rigore. Al termine della gara, Luciano Foschi, allenatore dei lombardi, ha commentato la partita e gli episodi arbitrali. Di seguito le sue principali dichiarazioni.
Lecco, Foschi: “Bisognava prestare più attenzione alla salute dei ragazzi”
In primo luogo, queste sono state le parole dell’allenatore del Lecco sul calcio di rigore che ha deciso la partita: “Gli arbitri di solito cercano di non essere protagonisti e non decidere una partita. Non sta a me decidere o meno se c’era il rigore. Io sono stato mezz’ora a dire agli arbitri che a causa del maltempo non si poteva denunciare. Sono stato a parlare con il quarto uomo dicendogli che se si fosse fatto male un giocatore li avrei denunciati. Abbiamo giocato una partita che non era una partita, bastava aspettare mezz’ora. Magari avremmo perso 3-0, ma almeno avrei salvaguardato la salute dei miei ragazzi. A me non me ne frega niente del rigore, ma bisognava avere attenzione sulla salute dei ragazzi. La qualità degli arbitri deve essere più altra. Ci vuole un po’ più di equilibrio“.
“Di Nunno in campo? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”
In secondo luogo, sull’episodio che ha coinvolto il presidente di Nunno (LEGGI QUI): “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere (ride, ndr). Non ho avuto occasione di parlare con lui, avrà avuto i suoi motivi“. Per concludere, sulla partita di ritorno: “L’avversario è molto forte e lo sappiamo. Ragioneremo nei prossimi giorni sulla gara di ritorno. C’è capitato altre volte di andare sotto nel punteggio, ma spesso siamo riusciti a ribaltarla. Prima di morire mi devono calpestare, uccidere e seppellire in una bella buca profonda. Domani alle 9 inizieremo a preparare la partita. Andiamo a giocarci il secondo tempo, se non riusciremo a fare gol faremo i complimenti al Pordenone“