Ora a Lecco si può finalmente smettere di sognare, perchè quel sogno è diventato realtà. La Serie B torna a tingersi anche di bluceleste. Decisiva la vittoria contro il Foggia degli uomini di Foschi che mettono il punto esclamativo ad una stagione incredibile regalando un traguardo ai tifosi lecchesi che mancava da esattamente 50 anni. Dagli inizi con Tacchinardi all’arrivo proprio di Foschi. Da sorpresa a certezza. I playoff da protagonista e ora, finalmente, la Serie B.
La stagione del Lecco parte con una grande novità: l’allenatore. E al contrario di quanto suggerisca l’epilogo di questa incredibile annata, a guidare i blucelesti al via c’è Alessio Tacchinardi. Un matrimonio che però dura solamente quattro partite: 1 pareggio, 1 vittoria e 2 sconfitte. Dopo quella decisiva contro la Pro Sesto, il presidente Di Nunno sceglie subito di cambiare e il 21 settembre annuncia l’arrivo di Luciano Foschi: un nuovo capitolo, l’inizio del sogno.
Un sogno che parte subito in grande: vittoria per 3-0 contro il Mantova. E per vedere la prima sconfitta di Foschi sulla panchina del Lecco bisogna aspettare più di un mese. 5 vittorie e 1 pareggio nelle sue prime sei partite sulle rive del Lago. Poi una doppia delusione, prima con il Trento e poi quella amara con il Pordenone. Un 5-0 che troverà poi la sua rivincita. Da qui una sola sconfitta nelle successive 8 partite. Si arriva alla sosta natalizia: Lecco e Pro Sesto si contendono il trono come grandi sorprese di questo campionato.
Il Lecco di Foschi sembra avere sette vite. Una forza e una determinazione che riescono a non farlo mai cadere. O meglio, riesce sempre a rialzarsi. Come dopo il Pordenone. Come dopo la partenza shock contro la Pergolettese: un 4-2 al rientro dalla sosta che metterebbe ko chiunque. Ma gli uomini di Foschi si rialzano subito e regalano un netto 3-0 contro il favorito Vicenza. Girelli, Pinzauti, Buso. Un leitmotiv che si ripete: sconfitta contro il Mantova, vittoria contro l’AlbinoLeffe. Sconfitta contro il Sangiuliano, vittoria contro il Novara. Si cade, ma ci si rialza, sempre.
Il Lecco ritrova fiducia, vince tre partite consecutive prima di incappare in un momentaneo stop contro il Trento. Da qui ritrova anche stabilità. Un dato curioso: 4 0-0 consecutivi prima delle due vittorie contro Renate e Pro Patria. Di fatto, 1 solo gol subito in 6 partite. Il Lecco sogna la vetta ma alla fine si accontenta (per così dire) di un terzo posto arrivato con 62 punti a parimerito con il Pordenone. La stagione entra nel vivo: iniziano i playoff.
I playoff della squadra di Foschi seguono la stessa lunghezza d’onda della stagione. E il monito per gli avversari è: “mai dare il Lecco per morto.” La prima squadra ad impararlo è l’Ancona che rimonta il 2-0 iniziale della partita di andata negli ultimi 10 minuti di gara riportando il risultato in parità. A Lecco la squadra di Donadel passa in vantaggio alla fine del primo tempo. Un gol che metterebbe ko chiunque, tranne gli uomini di Foschi: Battistini segna ed esulta sotto la curva. Il Lecco passa al turno successivo.
La storia si ripete contro il Pordenone: 0-1 all’andata con tante polemiche e la celebre discesa in campo del presidente Di Nunno. Al ritorno in terra friulana il Lecco passa subito avanti ma Zammarini riporta avanti (nel doppio confronto) il Pordenone. Si arriva a 10 minuti della fine e il Pordenone si prepara a festeggiare un’importante semifinale. Ricordate? “Mai dare il Lecco per morto”. Bunino all’83esimo e Ardizzone all’88esimo cambiano la storia e la squadra di Foschi continua a sognare la Serie B
La partita di andata con il Cesena è il riassunto perfetto della stagione e delle caratteristiche della squadra di Foschi. 45 minuti di sofferenza con la squadra di Toscano padrone del gioco e del campo. Sotto 0-2 a fine del primo tempo. Ma proprio quando ormai i giochi sembrano fatti, ci pensa il capitano Giudici a riportare in vita il Lecco. Cadere per rialzarsi. A Cesena la squadra di Foschi invece resta in piedi. Il gol di Buso e i rigori regalano una finale storica.
Nell’andata a Foggia l’ennesima rimonta. Il gol di Leo in uno Zaccheria infuocato non mette ko la squadra di Foschi che segna con Pinzauti e poi con una splendida punizione di Lepore. La partita di ritorno è una festa per i tifosi lecchesi: è successo davvero. IL sogno Serie B ora è diventato realtà.
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