Lecco, il sindaco Gattinoni: “Lo sport vero è più forte di un cavillo burocratico”
Continua a tenere banco la vicenda che riguarda il futuro del Lecco. Giorni di attesa e preoccupazione per il club bluceleste che, dopo la vittoria dei playoff, non è certa della partecipazione alla prossima Serie B. Il problema relativo stadio e alla documentazione dell’iscrizione presentata il 20 giugno rischia di estromettere il club. Una situazione su cui si espresso anche il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, in una intervista alla Gazzetta dello Sport. “Una persona ragionevole non può voler davvero subordinare il risultato sportivo a certe cose. Lo sport vero è più forte di un cavillo burocratico“.
Lecco, le parole del sindaco Gattinoni
“La città è in apnea. Nessuno riesce a farsi una ragione“. Descrive così Mauro Gattinoni lo stato d’animo dei cittadini di Lecco, in attesa di qualche certezza per il futuro della squadra. “Siamo ben consapevoli che ci sono delle regole, ma sappiamo pure che quell’anomalia nell’iscrizione al campionato di Serie B, quel lieve ritardo, non sono dovuti al Lecco, ma a terzi chiamati a prendere decisioni in pochissimo tempo“, ha proseguito il sindaco di Lecco. Chiara la sua idea: “I valori dello sport, i valori della lealtà, i valori del buon senso devono prevalere“. Sulla volontà del Brescia di tornare in B: “Poi però sarebbe difficile spiegare perché una squadra che ha vinto sul campo viene buttata fuori e chi invece le ha perse tutte viene riammesso. Lo capisce anche un bambino che è ingiusto“. Una situazione che provoca rabbia: “Qui non parliamo di fideiussioni strane o stipendi non pagati“.