Stadio Lecco, arriva l’ok per l’Euganeo. Bianchi (AD Padova): “Non ce la sentivamo di dire no”
Nelle ultime ore si è sviluppato un asse Lecco – Padova con al centro la questione stadio per la squadra di Foschi. Al momento della presentazione della domanda di iscrizione in Serie B da parte del club di Di Nunno (promosso via playoff) infatti è stato indicato l’Euganeo come impianto per le gare casalinghe della formazione lombarda.
Nel pomeriggio di mercoledì 21 gennaio, è arrivata la PEC dalla Prefettura di Padova per dare l’ok all’Euganeo come opzione B del Lecco. La società bluceleste conta di sistemare il suo stadio in tempo per iniziare il campionato al Rigamonti-Ceppi. Tra i lavori da fare per ottenere l’abilitazione, rientrano quelli sui tornelli e sulla capienza (aumento dei posti da 4995 a 5500). Oltre a questi, andranno sistemati anche l’impianto di illuminazione (necessario uno di ultima generazione), i seggiolini sugli spalti e trovare delle soluzioni per la viabilità attorno allo stadio in occasione delle partite. La società è in attesa della valutazione della Covisoc della domanda mandata incompleta martedì e integrata mercoledì 21 giugno.
Lecco – Padova e la richiesta di doppio utilizzo dell’Euganeo
L’amministratore delegato del Padova Alessandra Bianchi, come riportato da Padovasport.tv, ha spiegato che “la richiesta è arrivata a poche ore dal termine per la domanda di iscrizione. E non ce la siamo sentita di negare l’aiuto a un club con cui abbiamo buoni rapporti. Poi certo non dipende solo da noi. Auguro al Lecco di riuscire a fare la Serie B. Il doppio utilizzo dell’Euganeo? Anche Vicenza e Arzignano lo hanno fatto, non mi sembra ci siano stati grandi problemi”.