Lecco, Valente: “Eravamo non nella m***a, di più. La classifica è da vedere”
Valente, allenatore del Lecco, Credit: Andrei Eduard Huiala | Calcio Lecco 1912, www.lacasadic.com
Il club lombardo vince con la Giana Erminio e si allontana dalla griglia play out. L’intervento di Valente nel post gara.
Le sabbie mobili hanno quella capacità di risucchiarti verso il basso, sempre di più. E a quel punto scattano la capacità e l’ingegno nel trovare in breve tempo un escamotage. Ne sa qualcosa il Lecco, fino a qualche mese fa in piena zona play out. Ora, a un passo dalla salvezza.
Ad aver teso una mano alla squadra, è stato Federico Valente. Il viaggio in bluceleste è iniziato lo scorso 5 febbraio. Da allora, il Lecco è scivolato una volta soltanto – in trasferta a Renate. In nove partite disputate, sono stati otto i risultati utili e l’ultimo è arrivato nella gara interna con la Giana Erminio (1-0).
Sipos ha imbucato tra i pali di Mangiapoco il suo tiro, garantendo tre punti essenziali. Tredicesimo in graduatoria, a quota 40 punti, il Lecco è tornato a respirare. Le sabbie mobili distano quattro punti, ma il successo, centrato nel posticipo della 34esima giornata, consente loro di avvicinarsi alla salvezza.
Mancano quattro appuntamenti e il prossimo avversario è il Padova. I veneti, beffati all’ultimo dall’Atalanta U23 e dal Vicenza, ora primo, ospiteranno allo Stadio Euganeo gli uomini di Valente. E per entrambi la posta in palio è alta.
L’intervento di Valente
Al termine del match, come riferito da leccochannelnews.it, Federico Valente ha dichiarato: “Io vivo ogni partita come una finale di Champions, se si affrontano le gare come se fossero le ultime della carriera. Lo ribadisco: non ci sono partite più importanti di altre, chiaro che la classifica è lì da vedere. Noi dobbiamo scendere in campo con la voglia di fare bene e dare il massimo, se ci riusciamo allora vediamo se l’avversario sa metterci in difficoltà”.
Ad essere emersa è stata anche qualche allusione al futuro e al possibile pass per i play off. Valente ha risposto: “Dove? Sinceramente io sono arrivato otto settimane fa ed eravamo non nella m***a, di più. Io guardo solo dietro, ho i paraocchi”.