Figli d’arte e non solo. Giocatori, compagni di squadra e uomini. La terza parte dell’intervista è all’insegna del divertimento, delle battute e… delle canzoni. Dal giocatore che si veste meglio a quello che si veste peggio: “Lui, a mani basse“.
Dal campo alla videocamera. Dal pallone al microfono. I quattro protagonisti dell’intervista, infatti, si sono improvvisati cantanti, intonando il loro ritornello preferito. Qual è per voi la voce più bella del Lecco?
Insomma, un’intervista particolare. Il calcio all’orizzonte, i rapporti tra padri e figli come filo conduttore. In comune un pallone e un campo. Gli insegnamenti, i ricordi più importanti che li legano. Un amore scritto nell’eternità. L’intervista ai figli d’arte del Lecco.
A cura di Nicolò Franceschin
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