Lecco, Volpe: “L’ignoranza non si può allenare. È incredibile ciò che succede qua”
L’allenatore del Lecco Gennaro Volpe si è lasciato andare ad un lungo sfogo dopo la sconfitta interna con il Trento.
Il 2025 non è iniziato nel migliore dei modi per il Lecco di Gennaro Volpe. La formazione lombarda ha inaugurato l’anno nuovo con una sconfitta, davanti ai propri tifosi, per 2-1 con il Trento. Un momento difficile dovuto principalmente ai tanti indisponibili, ben dieci in occasione del match contro la formazione di Tabbiani.
Una sconfitta che, in ogni caso, non cambia i piani della squadra bluceleste e del suo allenatore, come ribadito durante la conferenza stampa post partita: “Non sono abituato a trovare scuse e alibi, ma la rabbia che avete visto ieri testimonia le difficoltà che abbiamo” inizia così il lungo sfogo.
Volpe ha poi proseguito dicendo: “Incredibile quello che succede qua, prendi tre giocatori e si fermano in quattro nella rifinitura: difficile avere fuori dieci elementi, i ragazzi ce l’hanno messa tutta ma oggi il Lecco è questo”.
Sul Trento: “Il Trento è costruito bene e ha un’identità precisa con giocatori funzionali, non hanno rubato niente e abbiamo subito due gol per nostre colpe sulle marcature. Abbiamo riaperto la partita, poi ci è mancata la forza fisica e tecnica necessaria per pareggiare. Ma non si molla. Almeno, io non lo faccio.” Di seguito le dichiarazioni complete, riportate da leccochannelnews.it.
Volpe: “In questa situazione farebbero fatica anche Guardiola e Ancelotti”
L’ex allenatore della Virtus Entella ha poi parlato dei tanti infortuni e della mancanza di episodi a favore: “L’ignoranza non si può allenare, si può allenare tutto ma non quella. Io ero ignorante forte quando giocavo, noi dobbiamo essere bravi a cercare l’episodio ma non ne siamo capaci. Avere dieci giocatori fuori farebbe far fatica a Guardiola e Ancelotti. Sulla situazione degli infortuni? Dovete chiederlo allo staff medico e alla società, sono stufo di fare la conta ogni volta”,
Prosegue: “Vorrei fare una partita dieci contro dieci e una contrapposizione, ma non mi è concesso. Ci danno una mano i ragazzi della Primavera, ma il loro tasso di atletismo non è quello della Serie C: è un problema, mi auspico di ritrovare giocatori e di avere qualcuno dal mercato. Da chi arriva un giorno prima non possiamo pretendere chissà che cosa: Marino l’ho rischiato per un tempo dopo dodici ore di macchina, i ragazzi hanno bisogno d’inserimento ma senza di loro saremmo in dodici.”
“Bisogna capire il momento storico della società”
Volpe ha poi proseguito parlando di Grassini e dei tifosi: “Grassini è funzionale a quello che vogliamo sviluppare in campo, in tutte le squadre ci sono i doppi ruoli e questa possibilità non l’ho mai avuta: serve per avere delle soluzioni”.
La considerazione finale: “Abbiamo una tifoseria come poche in Serie C, che manifesta rabbia e disappunto come le provo io quando vedo questo andamento lento del Lecco. Non sono abituato a perdere, non piace a nessuno: bisogna capire il momento storico della società, che è difficile perché se in un anno solare perdi 24 partite c’è qualcosa che non va e c’è da ricostruire. So che non c’è tempo, ma le cose non possono cambiare dall’oggi al domani.”