Il calcio italiano è pronto a una rivoluzione digitale e il primo promotore sarà proprio la Serie C. A introdurre la novità è Epico Play, che in collaborazione con la Lega Pro si appresta a portare ai tifosi un’esperienza del tutto nuova. La chiave del progetto? Il fan engagement, componente essenziale del rapporto tra club e piazza: l’obiettivo di Epico Play è utilizzarla al meglio, rendendola universale. Si partirà da oggi, 9 marzo, con la finale di andata di Coppa Italia Serie C tra Padova e Sudtirol.
Connettere i tifosi di una stessa squadra, arrivando a creare un sistema collettivo attraverso l’interazione digitale. È possibile? Sì, e la Serie C è pronta a scendere in campo per dimostrarlo. Il compagno scelto è Epico Play, una Start-Up made in Italy fondata da Mattia Baldassarre, partner ufficiale nelle finali di andata e ritorno tra Padova e Sudtirol, il 9 marzo e il 6 aprile.
L’obiettivo è quello di innovare il classico canale di comunicazione unidirezionale tra società e tifosi, rendendo questi ultimi parte integrante di una comunità digitale che possa condividere contenuti sulla squadra, le proprie esperienze di tifo e addirittura rapportarsi con gli stessi giocatori attraverso videochiamate in diretta o ricevendo i loro auguri di compleanno personalizzati. Il canale scelto sarà un’app per smartphone, diversa da quelle viste finora nel mondo del calcio, che ogni club partner avrà come medium esclusivo. L’obiettivo di Lega Pro è iniziare a far conoscere le funzioni e gli obiettivi di questa rivoluzione digitale dalla finale di Coppa Italia, per poi partire ufficialmente dalla prossima stagione con tutti i club di Serie C.
Il primo esperimento è stato già lanciato sul mercato sei mesi fa con il Club Channel dell’U.S. Lecce, a cui è stata dedicato un ramo dell’app EpicoPlay. Ognuna delle 60 squadre di Serie C avrà quindi il proprio canale ufficiale sull’app centrale, costruita su misura per creare una community interattiva di ogni tifoseria.
Attraverso un comunicato ufficiale, la Lega Pro ha diffuso le parole del Presidente Francesco Ghirelli riguardo l’iniziativa: “Con la partnership di ‘Epico Play’ nelle finali di Coppa Italia la Lega Pro continua ad investire nella trasformazione digitale, mettendola al centro del suo percorso strategico. Coniugare strumenti tecnico-sportivi e l’innovazione tecnologica è fondamentale. Con ‘Epico Play’ la Lega Pro si conferma laboratorio di nuovi progetti che vanno a sostenere la bellezza dello spettacolo della serie C passando attraverso le esigenze dei club”.
Anche il vicepresidente vicario della Lega Pro Marcel Vulpis ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Come già successo con altre sponsorizzazioni, utilizziamo questa partnership strategica per presentarci sul mercato con un forte posizionamento digitale. Proseguiamo così in quel processo di crescita, che porterà Lega Pro e i 60 club ad una radicale trasformazione tecnologica. Il progetto di Epico Play è assolutamente innovativo, perché supera il concetto tradizionale di app, con contenuti e servizi premium dedicati alle fan base delle società. Questa nuova sfida infine ci consentirà di rafforzare il legame tra club e tifoserie puntando sull’innovazione digitale”. Anche Mattia Baldassarre, CEO di Epico Play, ha spiegato le basi del progetto. Le sue parole: “Oggi il mercato delle App nello sport è fermo ad un concetto statico e unidirezionale in contro tendenza con le esigenze dei tifosi e soprattutto delle nuove generazioni che cercano sempre più un contatto diretto con il proprio team e i propri idoli. Noi abbiamo voluto svecchiare questo modello mettendo il tifoso al centro e rendendolo parte integrante della propria squadra del cuore. Il nostro obbiettivo è dotare tutti i club di una destinazione digitale innovativa. Questa permetterà ai tifosi di sviluppare una relazione sempre più coinvolgente con la propria squadra e al club di generare ricavi incrementali. Non solo grandi club. EPICO PLAY, grazie anche alla propria Shared Tech Media House, offre una soluzione chiavi in mano facilmente adottabile da qualsiasi squadra senza dover sostenere ingenti costi”.
Infine, Baldassarre ha spiegato come anche le realtà più piccole saranno messe in prima linea. “Vogliamo digitalizzare anche dal basso. Crediamo siano i club più “piccoli”, che in questo momento post-pandemia hanno sofferto di più, ad avere la necessità di velocizzare questo processo per poter crescere adattandosi alle esigenze imposte dall’evoluzione del mercato”.
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