La Lega Pro è un campionato sempre più affascinante e ricco di squadre che hanno scritto pagine importanti del calcio italiano. La Serie C mette di fronte formazioni da un blasone importante e nuove realtà che si affacciano per la prima volta in un torneo professionistico. Dalle notti di coppa di Vicenza e Cesena a quelle alla vittoria della Triestina della Coppa Anglo-Italiana del 1980. C’è anche chi ha sfiorato il sogno di giocare una competizione europea come il Siena nel 2012 e il Catanzaro a fine anni ’70.
La Lega Pro 2022/23 accoglie il Vicenza di Francesco Baldini, retrocesso lo scorso anno dalla Serie B. La storia dei biancorossi è gloriosa; è quella di una squadra che a fine anni ’90 è riuscita a toccare il cielo con un dito. Il merito è da attribuire a Francesco Guidolin, che nel 1997 conquista una importantissima Coppa Italia, vincendo in finale contro il Napoli; trionfando al Menti per 3-0. Un successo che ancora oggi i tifosi veneti ricordano con gioia e che consente l’anno successivo di disputare la Coppa delle Coppe 1997/1998.
E il cammino in Europa è da sogno. Al primo turno i ragazzi di Guidolin eliminano il Legia Varsavia, agli Ottavi battono a domicilio anche lo Shakhtar e ai Quarti il Vicenza elimina il Roda JC. In semifinale i biancorossi trovano uno dei peggiori ostacoli: il Chelsea di Ruud Gullit e Gianfranco Zola. Al Menti i veneti battono i londinesi con una rete di Lamberto Zauli e sognano di giocare la prima storica finale europea. Ma al ritorno, a Stamford Bridge, i blues rimontano e vincono 3-1, nonostante il vantaggio iniziale di uno dei protagonisti maggiori di quegli anni: Pasquale Luiso.
Il Cesena è un’altra delle grandi società che prenderanno parte alla Serie C 2022/2023. Come il Vicenza, anche i bianconeri hanno sognato ad occhi aperti più di 40 anni fa, giocando la Coppa UEFA. Nel 1976, grazie al sesto posto finale in campionato, la squadra di Giuseppe Marchioro si qualifica per la prima volta ad una competizione europea. La partenza della stagione 1976/1977 è immediata, al primo turno a fine estate i romagnoli affrontano il Magdeburgo. I tedeschi all’andata si impongono per 3-0 ma con il ritorno tutto da giocare. Allo stadio La Fiorita il Cesena vince 3-1 ma non basta per qualificarsi al secondo turno. Un’esperienza breve ma intensa e che i tifosi bianconeri sognano di rivivere quanto prima.
Anche la Triestina è iscritta all’albo delle squadre di successo in Europa. Nel 1980 la squadra giuliana partecipa ad una competizione organizzata da Italia e Inghilterra ideata nel 1969 da Gigi Peronace. Nell’edizione del ’80 prendono parte tra le italiane, oltre ai biancorossi, la Cavese, il Campobasso e il Mantova. Il torneo è suddiviso in gironi, con la finale prevista tra la migliore classificata italiana e la migliore inglese. La Triestina è la migliore classificata tra le italiane e quindi ha il diritto di partecipare alla Finale contro il Sutton United. L’incontro tenutosi a Trieste termina 0-0 e ai rigori la squadra di Varglien vince la competizione.
Il Catanzaro è soprannominato la “regina del sud“, perché? La risposta è nella storia del club giallorosso; negli anni ’70, quando la squadra calabrese stupisce gli sportivi italiani con successi storici. Nel 1978/1979 la squadra sfiora la finale di Coppa Italia, fermandosi in semifinale contro la Juventus di Bettega e Cabrini. A più riprese Palanca e compagni navigano nelle zone alte della classifica di Serie A e nel 1982 si piazzano al settimo posto (miglior traguardo mai raggiunto) e giocano nuovamente una semifinale di Coppa Italia, persa contro l’Inter.
La storia del Siena è più recente. Il club toscano solo negli anni 2000 ha raggiunto la massima Serie, conquistando memorabili salvezze. Nel 2011/2012, dopo essere tornati in Serie A con la guida di Antonio Conte, i bianconeri ottengono la salvezza anche grazie alla gestione di Giuseppe Sannino. Il cammino è da sogno in Coppa Italia. Eliminati ai primi turni Torino e Cagliari, il Siena vince agli Ottavi ai rigori contro il Palermo, dopo che l’incontro termina 4-4. Ai Quarti i bianconeri toscani superano il Chievo di misura e in semifinale di fronte c’è il Napoli di Mazzarri, Cavani e Lavezzi.
All’andata al Franchi, la squadra di Sannino vince 2-1, giocando un grande calcio e grazie ai gol di Reginaldo e D’Agostino. I toscani sognano, oltre che alla Finale di Coppa, anche per una eventuale qualificazione in Europa League, prevista per chi vince il trofeo o la finalista che gioca contro una squadra già qualificata. Calcoli eventuali purtroppo spezzati al ritorno al San Paolo, con un 2-0 che non lascia scampo ai bianconeri. Alla fine quel Napoli vince la competizione, in finale contro la Juventus.
A cura di Federico Rosa
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