Lega Pro, colpo di teatro e ripartenza in salita
Un’estate, l’ennesima, di tribunali. Il destino della Terza Serie legato ancora una volta a doppio filo con le aule di giustizia. “Un gravissimo danno economico e reputazionale” per la Lega Pro, costretta nel giro di 24 ore a rinviare prima i calendari (inizialmente previsti per oggi) e poi l’inizio del campionato (previsto, invece, per il prossimo 28 agosto).
La Lega Pro in un limbo che scontenta tutti: la possibile soluzione
Il tutto a seguito della sorprendente statuizione del Consiglio di Stato, il cui provvedimento monocratico pronunciato, nella giornata di ieri, ha completamente sconfessato la statuizione del TAR del Lazio. Una statuzione secondo la quale – in sostanza – il Campobasso sarebbe dovuto essere estromesso dalla Serie C.
Ieri, giustappunto, il coup de thèatre: il Consiglio di Stato sospende la decisione del tribunale amministrativo di primo grado sull’esclusione del Campobasso e fissa al prossimo 25 agosto l’udienza collegiale per la decisione di merito.
In mezzo la legittima richiesta avanzata dalla FIGC di anticipare udienza siffatta al fine precipuo di consentire l’espletamento – nei tempi logici – dei calendari e in maniera tale da garantire il regolare avvio della competizione. Nulla di fatto, istanza respinta. E il calcio giocato che rimane, ancora una volta, subordinato ai tribunali.
Un limbo che scontenta tutti, in distonia peraltro rispetto a quanto fatto dal TAR che, invece, ha anticipato i tempi del giudizio in favore delle società istanti.
Quale soluzione? Fare i calendari con la Torres sub judice? (ma non è stato deliberato un ripescaggio? Perché gli organi di giustizia entrano nel ‘merito sportivo’, de iure, insindacabile?).
Al netto della necessità di meccanismi che consentano, sia pur in una fase fisiologicamente topica quale quella di Ferragosto, di poter contare su tempi certi e consunti, ancora una volta la Serie C si trova frenata e subordinata alle statuizioni delle aule di giustizia. Eppure siamo già all’8 agosto…