Serie C, il girone A è da…Serie A: dalla lotta scudetto alla panchina
Mai come quest’anno la lettera “A” è appropriata al Girone della Serie C. Scherzi del destino, giochi di parole. A volte il calcio regala anche un po’ di ironia e aneddoti particolari. Quello che balza all’occhio, oggi, è che 4 allenatori un tempo calciatori di Serie A, guideranno le loro squadre nel Girone A di Lega Pro. Esperienza, carisma e personalità. Ci saranno questi ingredienti, aspettando ovviamente i giudizi supremi del campo. Perchè poi il destino su una panchina è banalmente legato ai risultati. Marchionni al Novara, Tacchinardi al Lecco, Dossena al Renate e Biava all’AlbinoLeffe, sono pronti a “vincere” il loro personale processo. E dimostrare, che dopo aver scritto pagine di storia importanti con i piedi, possono riscriverle. Ma questa volta con la forza delle idee e con il coraggio, da una panchina.
Da Tacchinardi a Marchionni, due guerrieri per il Girone A
Due guerrieri al servizio del Girone A. Due self made man, due che si sono costruiti da soli il proprio futuro, la propria vita. La gavetta, fino alle note dolci della Champions League. Un viaggio che per entrambi ha visto il susseguirisi di molte fermate, tutte affascinanti. Perchè se hai qualità, meriti solo i migliori palcoscenici. Li lega il passato alla Juventus e la partecipazione alla coppa europea più bella di sempre, anche se in epoche diverse. Ma stessa fame, stessa grinta. Passo cadenzato per entrambi, a volte quello di Marchionni era un po’ più breve e repentino (un po’ come quello di Boga dell’Atalanta).
Fiorentina e Parma nel cammino di quest’ultimo, Villareal e Brescia per Tacchinardi, dopo la meravigliosa esperienza juventina. Il 1996 da un lato, il 2008 dall’altro. Due date, due ricordi indelebili. La vittoria della Champions League per Tacchinardi (che non giocò la finale contro l’Ajax, a Roma) e la notte del Bernabeu per Marchionni: 0-2 e applausi strappalacrime per un fantastico Alessandro Del Piero. L’importanza di esserci stato, di riempire l’archivio dei ricordi e, infine, di poter raccontare le meraviglie della vita. Tacchinardi-Marchionni è il binomio delle emozioni e del sacrificio. Adesso si daranno battaglia in panchina, l’uno di fronte all’altro. Il Lecco da una parte, il Novara dall’altra.
Dossena e Biava al “primo giorno di scuola”
Per Dossena e Biava sarà invece un po’ come il primo giorno di scuola. Nel Girone A di Serie C ci saranno anche loro. Entrambi chiamati all’esordio tra i professionisti. Per l’ex calciatore di Udinese e Liverpool, le esperienze a Crema e Ravenna prima della chiamata del Renate. Per l’ex Palermo e Genoa, invece, si tratta di un “salto fatto in casa”. Dopo i 5 anni di esperienza nelle giovanili della squadra bergamasca, con cui ha raggiunto ottimi risultati, la dirigenza ha infatti deciso di dargli la grande opportunità. Ha imparato da Guidolin, che lo allenava al Palermo. Mica male. Benitez e Mazzarri sono stati invece i “padri” calcistici di Dossena. Hanno tutto per fare bene e portare le proprie conoscenze sul campo.
Da calciatori, comitiva niente male: Dossena ha giocato con Gerrard nel Liverpool, con Sanchez e Di Natale nell’Udinese. E poi ancora Iaquinta, Quagliarella e Pepe. Milito, Miccoli e Cavani per Biava, che realizzò proprio con la maglia rosanero del Palermo anche un gol con il colpo dello scorpione. Una rete alla Ibrahimovic. Due difensori da un lato, due centrocampisti dall’altro. I “fantastici 4” sono pronti a sfidarsi, al confronto. Ma sempre con estremo rispetto reciproco, tra uomini di Serie A, al servizio della Lega Pro.
A cura di Manuele Nasca