Niente D per le città escluse dalla C, ripartiranno dai tornei regionali
L’ipotesi è stata ufficializzata dal Consiglio Federale su proposta della Lega Nazionale Dilettanti
Una vera rivoluzione. Dalla prossima stagione le città che non riusciranno a iscriversi in Serie C potranno ripartire con una nuova società al massimo dal campionato regionale di Eccellenza e non più dalla Serie D. L’ipotesi era nell’aria da tempo ed è stata ufficializzata (e votata all’unanimità) dal Consiglio Federale dello scorso 28 settembre su proposta della Lega Nazionale Dilettanti.
La Serie D, pertanto, non ospiterà più iscrizioni in sovrannumero di città non ammesse in C, ma solo quelle di città le cui società saranno escluse dai campionati di A e B. Questo per evitare ‘esclusioni pilotate’. Ossia che qualcuno potesse preferire far sparire la società esistente (non pagando più niente e nessuno) per poi ripartire ‘pulito’ perdendo una sola categoria. Contestualmente il Consiglio Federale ha disposto che in D potranno iscriversi le squadre B retrocesse dalla C (cosa che non era consentita fino allo scorso anno). Nelle prossime ore sarà diramato un apposito comunicato ufficiale.
Le due condizioni per iscriversi
Il Consiglio Federale ha infatti deliberato, nel corso della riunione del 28 ottobre 2024, la seguente modifica all’articolo 52 comma 10 delle N.O.I.F. su proposta della Lega Nazionale Dilettanti, che le obbliga a ripartire dall’Eccellenza, nella migliore delle ipotesi: “In caso di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Serie C il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, previo parere della Commissione all’uopo istituita, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, di almeno due categorie inferiori rispetto a quello professionistico di origine, anche in soprannumero, purché la stessa società:
a) adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato;
b) non abbia soci e/o amministratori che abbiano ricoperto, negli ultimi 5 anni, il ruolo di socio, di amministratore e/o di dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC.
Qualora fosse consentita la partecipazione al Campionato Interregionale o al Campionato Regionale di Eccellenza, la società dovrà versare un contributo alla FIGC nel primo caso non inferiore ad euro 300.000,00 e nel secondo caso non inferiore ad euro 100.000,00. E’ facoltà del Presidente, d’intesa con i Vice Presidenti della FIGC, con il Presidente della Lega Dilettanti e con i Presidenti delle componenti tecniche stabilire un contributo superiore al predetto minimo“.