Serie C, scadenze e stipendi: cosa dice il regolamento?
Novembre e dicembre, due mesi importanti in Serie C. Non solo sul campo, dove molte squadre si giocano già una fetta importante della stagione. Anche su una scrivania, bisogna far tornare i conti. Questione di bilanci, di scadenze. Cose che stanno dietro le quinte, ma che non sono meno importanti di un pallone che rotola. Ultime decisive settimane per mandare avanti la macchina organizzativa di ciascuna società e presentarsi “preparati” ai controlli del 16 febbraio. Ma come funziona il mondo del pagamento degli stipendi? Qual è il regolamento che ciascun club deve tenere a mente?
Serie C, cosa dice il regolamento sui pagamenti degli stipendi?
Per tutti i club di Serie C (e non solo) è arrivato il momento di pagare gli ultimi stipendi ai calciatori e a tutti i dipendenti che lavorano al loro interno. Ma cosa dice il regolamento sulla questione? Tutti i club di Lega Pro dovranno versare entro il 16 febbraio 2023 le ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi alle mensilità del periodo ottobre-dicembre 2022; Il mancato rispetto di tale requisito, sarà punito con la penalizzazione di due punti in classifica. Anche in Serie A e B, le regole sono le stesse, con i club tenuti a dimostrare ai controlli federali il versamento delle ritenute Irpef relative alle mensilità di marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2022 ed il versamento dei contributi Inps relativi alle mensilità di giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2022.
Stipendi e scadenze: quella volta che la Figc concesse una deroga
Da Febbraio 2021 a Maggio 2021. Fu questa la deroga concessa dalla Figc per i pagamenti degli stipendi di ottobre, novembre e dicembre per l’anno 2020, quando il Covid falcidiò tantissimi club italiani e non. Accordi che permisero alle squadre di far slittare di qualche mese il versamento dei contributi ai tesserati. Una decisione unanime, vista la dimuzione degli introiti che colpì moltissime piazze di Serie C e non solo. Un patto, che valse però solo per il pagamento di quei calciatori che avevano firmato un accordo con il proprio club di appartenenza entro il 16 febbraio 2021. Per tutti gli altri, il versamento sarebbe dovuto avvenire entro la data prestabilita (16 febbraio).
“E’ la presa di coscienza della crisi che si è abbattuta sui club e della necessità, per salvare il calcio, di fare sacrifici ripartendoli tra le parti”, era stato il commento del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli in merito alla questione. Dal prato verde alla calcolatrice: anche da questo punto di vista non si può sbagliare.