Serie C, vicepresidente Zola: “A 23 anni un calciatore non è giovane”
Confermato come vicepresidente della Lega Pro, la leggenda del calcio Gianfranco Zola ha toccato tanti temi dopo la rielezione
Il sodalizio tra Gianfranco Zola e Matteo Marani continuerà. A confermato è l’assemblea di Lega Pro del 2 ottobre 2024 che ha confermato Marani come presidente e Zola come vicepresidente. Entrambi hanno esposto le proprie idee dopo la rielezione. Di seguito tutti i temi trattati dall’ex attaccante del Chelsea.
Sull’inizio di questo percorso: “Quando mi ha chiamato Matteo per la prima volta e mi propose quest’avventura la mia prima reazione è stata quella di spavento. Il compito che ci siamo prefissati non era semplice da raggiungere. Poi ho ripensato a tutto ciò che la C mi ha dato per la mia carriera e ho detto sì. Dovevo ridare qualcosa a un campionato che mi ha dato tanto“.
“Io non ho fatto il settore giovanile, sono cresciuto in un piccolo paese di poche anime. Non avessi avuto la possibilità di giocare in questo campionato non sarei diventato il calciatore che poi sono diventato. L’ho ritenuto un percorso straordinario. Mi ha cambiato davvero”
Sullo stato attuale della Serie C: “Matteo ha usato un termine giusto questa mattina: noi siamo una lega di servizio. La maggior parte dei presidenti che investe nella Serie C non ci guadagna niente e spesso ci rimette. Ma tutti lo fanno con lo spirito giusto. Nel nostro campionato i giovani crescono e lo fanno bene. Ci stiamo provando e speriamo di continuare a farlo nei prossimi anni”.
Zola: “Vedo più qualità rispetto agli anni scorsi”
Il vicepresidente si è soffermato poi sul tema della qualità del gioco e dei giocatori che attualmente sono protagonisti in Serie C. Zola, che di qualità se ne intende, ha affermato come il livello medio si sia alzato e di come è cambiato il gioco.
“Sono stati i club in primis a dare a noi le soluzioni da trovare. Vedo una crescita di qualità del gioco generale nel campionato. Il gioco di oggi è sicuramente diverso rispetto a quello di un tempo. Per esempio non c’è più questa necessità di avere un fantasista a tutti i costi. È cambiata anche la struttura del gioco”.
Zola: “Parametro per dire se un calciatore è giovane? A 23 anni non lo sei
L’ex attaccante del Chelsea è poi intervenuto sul tema giovani. Ancora oggi spinoso per molte realtà in qualunque categoria: “Parametro per dire se un calciatore è giovane? A 23 anni non lo sei. Ci sono dei modelli di pensiero diversi. Noi possiamo aiutare con il nostro esempio, dobbiamo entrare nell’ottica di essere una lega di servizio. L’obiettivo delle società deve essere quello di far crescere i propri giovani, che è più importante di vincere il campionato”.
Zola si è poi concentrato sul lato economico, elogiando i grandi sforzi dei presidenti delle squadre: “La maggior parte dei presidenti che investe nella Serie C non ci guadagna niente e spesso ci rimette“