“Il Pordenone è la mia seconda casa, se qui ho fatto metà delle mie presenze in carriera vuol dire che mi trovo veramente bene“. Parole di Leonardo Candellone, attaccante del Pordenone che nell’ultima partita contro il Novara, vinta per 1-0 dalla propria squadra, ha raggiunto quota 100 presenze in maglia neroverde. Un traguardo condito da tante reti segnate, che hanno portato la squadra ad una storica promozione in Serie B nel 2019. Una carriera vissuta in gran parte in terra friulana, che non è stata però l’unica meta raggiunta dal giocatore di proprietà del Napoli.
Candellone nasce nel 1997 a Torino ed è proprio nella sua città natale dove, con la maglia granata, muove i suoi primi passi nel mondo del calcio. Una trafila nelle giovanili che lo ha condotto fino alla Primavera, dove sotto la guida di Moreno Longo l’attaccante si mette in mostra. Fra il 2014 e il 2016, insieme a tanti prodotti del vivaio come Bonifazi ed Edera, conquista lo Scudetto e la Supercoppa Primavera. Una rampa di lancio che lo proietta fra i professionisti: Gubbio, Ternana e Sudtirol le prime esperienze. Arrivano i primi gol in Serie C, frutto di movimenti ad attaccare la profondità, che l’attaccante dichiara di aver imparato anche in tv osservando quelli di un grande del mestiere, Luis Suarez.
Con alle spalle ormai un po’ di esperienza, nel 2018 Candellone arriva a Pordenone, città che con il tempo diventerà la sua seconda casa. Già, con il tempo. Perché la presenza numero 100 di qualche giorno fa, è arrivata in seguito a due diverse avventure in terra friulana. La prima, in particolare, rimane impressa nella mente di tutti i tifosi del Pordenone, che grazie anche ai 14 gol segnati dall’attaccante, nel 2019 ha centrato la sua prima promozione in Serie B dopo 99 anni di storia. Come se non bastasse, quell’anno, è stata sua la rete che ha contribuito anche alla conquista della Supercoppa.
Dopo essersi allontanato per due anni, in cui il giocatore ha vestito la maglia del Bari e per un breve periodo nuovamente quella del Sudtirol, Candellone è tornato a “casa”. Non riuscendo a salvare la squadra dalla retrocessione in Serie C, l’attaccante è rimasto per portarla dove l’aveva portata qualche anno fa. Le premesse sono buone, perché dopo le prime 14 gare di campionato il Pordenone è primo in classifica grazie anche ai suoi 3 gol e 4 assist.
100 presenze e tanta voglia di collezionarne altre: la storia fra Candellone e Pordenone continua a suon di gol.
A cura di Filippo Saloni
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