Leonardo Colucci compie 50 anni: “La mia Juve Stabia è un gruppo fantastico, un orgoglio essere stato allenato da Ancelotti” | VIDEO
Leonardo Colucci compie oggi, 29 dicembre 2022, 50 anni. L’allenatore è tra gli artefici del gran campionato che la sua Juve Stabia sta disputando. I gialloblu sono quarti in solitaria nella classifica del girone C di Serie C, a quota 32 punti. Davanti solo Catanzaro, Crotone e Pescara, dietro tante squadre che si sono presentate ai nastri di partenza con aspettative decisamente maggiori rispetto a quelle della Juve Stabia che a fari spenti ha sorpreso tutti.
Colucci: “Tifosi straordinari. In quale calciatore mi rivedo? In quelli che non mollano mai”
A LaCasadiC.com, Colucci ha spiegato: “Il nostro è un lavoro di perseveranza nel quotidiano per raggiungere l’obiettivo prefissato, che è innanzitutto il mantenimento della categoria. È finito un girone d’andata soddisfacente, abbiamo vinto contro la Gelbison nella prima di ritorno e ora vogliamo continuare così“.
Fuori dal campo il club ha lavorato duramente per ripianare i debiti attraverso la firma di un concordato in bianco. Sul rettangolo verde i giocatori hanno fatto la loro parte: “Il nostro è un gruppo fantastico, sono contento del rapporto che si è creato la tifoseria. È bello quando i ragazzi raggiungono la Curva per salutare i nostri tifosi, al di là del risultato“.
Alle spalle una carriera da calciatore di tutto rispetto in cui Colucci ha incrociato la strada di un certo Carlo Ancelotti: “Non pensavo potesse vincere così tanto, ma non perché non fosse già un allenatore straordinario dai tempi della Reggiana. Parliamo di un’impresa leggendaria aver vinto in cinque campionati diversi in Europa e alzato un numero di Champions che faccio fatica a ricordare. Quello che mi sento di dire è che il Carlo di oggi è lo stesso dei tempi della Reggiana, capace ci coinvolgere sempre tutti. Sono orgoglioso di poter raccontare ai miei nipoti che mi ha allenato“.
Ma c’è un nuovo Colucci: “Se mi rivedo in qualche giocatore? Mi riconosco in tutti quei ragazzi che non mollano mai. Questo è un fattore importante anche per raggiungere livelli alti come la Serie A”.
A cura di Marco Festa