La prima volta non si scorda mai. Lo sa bene Leonardo Sernicola che ieri, nella partita con la sua Cremonese contro il Torino, ha trovato la sua prima rete in carriera in Serie A. Un’emozione incredibile per il classe 1997, che non ha evitato però la sconfitta dei suoi allo stadio Zini. Il ragazzo di Civita Castellana arriva nel massimo campionato dopo una lunga trafila di prestiti in Serie B e in Serie C, tra scetticismo di molti a inizio carriera e una sola squadra nel cuore: la Lazio. La stessa società che lo prelevò da giovanissimo (battendo la concorrenza della Roma di Bruno Conti che stravedeva per lui) ma, che poi, decise di non puntare su di lui. ‘Il talento c’è, ma è troppo basso e magrolino‘, la motivazione per il quale i biancocelesti decisero di virare su altri profili. Strano, considerando che adesso Leonardo è alto 188 cm e non ha nessuna voglia di smettere di sognare.
Un fulmine a ciel sereno. Dopo la Lazio, Sernicola non si arrende e continua a sostenere provini su provini. La motivazione per il quale viene scartato è sempre la stessa. ‘Si vede che è bravo, ma…“. Poi, la Ternana. La società umbra decide di puntare su di lui. In quel momento inizia l’ascesa di Leonardo, anche grazie al mental coach Corapi, allenatore tra gli altri di Hernanes, Keità Balde e Candreva. Il club di Terni, dopo qualche ottima stagione nel settore giovanile, decide di aggregarlo stabilmente alla prima squadra di Roberto Breda. Tra i ‘grandi’, il classe 1997 non trova spazio e così, di comune accordo con il club, viene girato in prestito, al Racing Fondi prima e al Matera poi. La Serie C sarà il suo trampolino di lancio. In particolare, l’esperienza in Basilicata sarà fondamentale per la sua crescita. Sotto la guida di Gaetano Auteri, l’esterno sinistro colleziona 34 presenze condite da 3 reti. Curiosità: in quella squadra, Sernicola avrà l’occasione di giocare e allenarsi con certo Giovanni Di Lorenzo. Le sue giocate in Lega Pro non passato inosservate e, così, nel 2018, arriva la chiamata del Sassuolo. Tanti i campioni con cui ha l’occasione di confrontarsi il classe 1997, da Berardi a Boateng. Con i neroverdi, arriva anche l’esordio in Serie A, nell’ultima giornata di campionato contro l’Atalanta. ‘Ha esordito il bambino che al campo sotto casa non ha mai messo di sognare‘, scriverà sul suo profilo Instagram.
Nonostante l’esordio nella massima serie, lo spazio per Sernicola diventa sempre meno e così il classe 1997 decide di andare a farsi le ossa in prestito in Serie B. Virtus Entella, Ascoli e SPAL le sue tappe, prima di approdare alla Cremonese. Nella passata stagione in grigiorosso, l’esterno sinistro è stato uno dei protagonisti della cavalcata della squadra verso la Serie A collezionando 33 presenze sotto la guida di Pecchia. A conferma di ciò, nell’estate la società ha deciso di acquistarlo a titolo definitivo dal Sassuolo. Una decisione importante presa dalla società di Crema, ripagata, fino ad ora, a pieno da Sernicola. La rete messa a referto contro il Torino è soltanto l’inizio. Quel ragazzo che non ha mai smesso di sognare è pronto a prendersi la sua rivincita.
A cura di Fabio Basile
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