La storia di Giuseppe Leone, tra i protagonisti della promozione in Serie B della Juve Stabia.
Soffrire nella tempesta, fino al sorgere di un nuovo sole. La carriera di Giuseppe Leone parte da lontano ma, sin da subito, è stata caratterizzata da sogni e ambizioni forti. Scandita dall’etichetta del predestinato e rafforzata dal coraggio di ripartire da zero dopo la chiusura del lungo percorso con la Juventus.
La promozione in B della Juve Stabia porta anche e soprattutto la sua firma. Una vittoria finale inaspettata, conquistata con la voglia e la spregiudicatezza di chi non ha più niente da perdere. Pezzo forte di un centrocampo che, durante tutto l’arco del campionato, ha saputo distribuire equilibrio ed eleganza.
Il bottino personale di fine stagione parla di 34 presenze, 2 assist e ben 4 reti. Statistiche importanti che testimoniano ulteriormente il contributo fornito alla causa delle Vespe.
Adesso, per il centrocampista classe 2001, è tempo di pensare al futuro e al nuovo grande salto verso la Serie B. Insieme, ovviamente, alla sua Juve Stabia.
Scorrendo il profilo Instagram del giovane centrocampista della Juve Stabia salta subito all’occhio una foto, fissata in alto, insieme a Cristiano Ronaldo. Il suo percorso nell’Italia calcistica parte infatti da Torino e, più precisamente, sponda Juventus. Arriva in bianconero all’età di 6 anni, nel 2007, rendendosi protagonista di una lunga trafila nel settore giovanile. Sotto la “Mole” frequenta il J College, insieme a un altro talento come Fabio Miretti, a testimonianza di un attenzione specifica e approfondita da parte della società bianconera sui propri giovani calciatori.
Il momento più bello della sua adolescenza è rappresentato certamente dalla prima firma su un contratto da professionista. Momenti indelebili condivisi con la sua famiglia, vero punto di riferimento. Il percorso con la Juventus lo porta quindi prima all’esordio in Primavera, all’età di 17 anni, e poi alle due ottime stagioni in Serie C con la maglia della formazione Next Gen. Dalle parti di Vinovo ha avuto la possibilità di confrontarsi con campioni come Dybala e Cristiano Ronaldo, apprendendo mentalità da campione e voglia di migliorarsi. La ciliegina sulla torta? Il gol con la Nazionale azzurra U20 nella sfida con la Norvegia.
Dal bianconero…al bianconero. La fine della sua lunga storia con la Juventus lo porta infatti dalle parti del “Franchi” di Siena, i colori sono sempre gli stessi ma le prospettive sono ben diverse. La lontananza da casa non lo spaventa, tantomeno le difficoltà societarie che accompagneranno la stagione dei toscani. Merito di un allenatore, Guido Pagliuca, che gli darà spazio e fiducia. Dopo 36 presenze, e tanti buoni spunti, deve però fare i conti con la dura realtà. Il Siena fallisce e bisogna, quindi, ripartire da zero.
Il destino lo porta a Castellammare, fortemente voluto dall’allenatore originario di Cecina. Guido e Giuseppe, un rapporto fatto di fiducia e stima reciproca. Con i colori della Juve Stabia sboccia definitivamente il suo talento, da mediano dispensa gol e assist all’interno di un sistema che funziona bene e scala le posizioni di classifica. La promozione in Serie B, quindi, non può che essere una naturale conseguenza. Adesso, nella storia del numero 55 gialloblù sta per aprirsi un nuovo importante capitolo, in attesa di raggiungere il grande sogno chiamato Serie A.
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