La Pergolettese vince e convince. La cura Mussa continua a dare i suoi frutti. Sono sei i risultati utili consecutivi. Tre pareggi, contro Trento, Pro Vercelli e FeralpiSalò, e altrettante vittorie, contro Triestina, Giana Erminio e, nell’ultima giornata, Mantova. Un successo fondamentale nella corsa salvezza. Una vittoria arrivata grazie alle reti di Mattia Morello e di Franco Lepore, al primo gol stagionale. Un gol speciale, già predetto dalla figlia prima della partita e dedicato alla madre.
Chissà cosa avrà pensato Franco Lepore quando ha dovuto abbandonare la sua Lecce. Il sogno di vestire la maglia dei suoi sogni sfumato davanti agli occhi. Una carriera non ancora iniziata e subito la prima delusione. Una difficoltà da cui ha saputo partire, con la consapevolezza che un giorno sarebbe tornato. E dopo 100 presenze a Varese e diverse avventure, ecco che ci è riuscito. Un’attesa lunga ma per cui davvero ne è valsa la pena. Un amore che esiste fin da bambino, quando faceva il raccattapalle nelle gare casalinghe dei giallorossi. “Era il Lecce di Lucarelli. Ricordo che, quando Cristiano segnava, lo rincorrevo per abbracciarlo. Esultavo come se il gol l’avessi fatto io, era una sensazione incredibile”, raccontò ai microfoni di gianlucadimarzio.com.
Franco non ha mai abbandonato il Lecce e ha avuto anche il privilegio di vestire quei colori. Una breve parentesi nella stagione 2009/2010 per poi tornarci anni dopo e indossare quella maglia per ben 168 partite in totale, sempre fianco a fianco. In qualsiasi ruolo pur di realizzare il suo sogno. E dopo diverse stagioni in Serie C, ha avuto anche la soddisfazione di vincere il campionato e raggiungere la Serie B. La gioia dell’esordio è indimenticabile, ma la storia è ormai arrivata ai titoli di coda. Le strade di Lepore e del Lecce si dividono di nuovo.
Dopo aver vinto un altro campionato di Serie C a Monza e la parentesi Triestina, Franco Lepore resta senza squadra. Gli allenamenti con una squadra di Serie D e poi la Pergolettese per ripartire. Con Mussa in panchina, la squadra vola. E lui nella scorsa partita è riuscito a trovare anche la prima gioia con la nuova maglia. Una rete dal sapore speciale: “Un gol che voglio dedicare a mia mamma, perché sta vivendo un momento difficile, e gli sono molto vicino. Poi volevo sottolineare una curiosità: mia figlia stamattina mi ha predetto che avrei segnato e la mia esultanza e’ stata tutta per mia figlia.” Una carriera all’insegna della duttilità. Un tuttofare, sempre pronto a mettersi a disposizione da una parte all’altra del campo. Come testimonia il gol segnato all’ultima giornata: “Sono molto felice di aver salvato quel gol che avrebbe dato il pareggio al Mantova e, magari, cambiato poi l’inezia della partita. Subito dopo ho seguito l’azione in attacco ed è stato bravo Villa a mettere quella palla in mezzo e sono stato bravo anch’io ad attaccare la porta.” Dopo una carriera fatta di promozioni, ora Franco Lepore vuole condurre la Pergolettese alla salvezza.
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