“Sogna, ragazzo, sogna”: Carfora porta il Benevento al terzo posto
“Non me l’aspettavo neanche io, ma ho lavorato mesi per vivere questo momento”. A parlare è Lorenzo Carfora con un sorriso stampato sulle labbra e gli occhi pieni di gioia, nell’intervista post partita ai microfoni di OttoChannel. Il suo primo gol tra i professionisti, arrivato dopo la parata di Merelli su tiro di Lanini, vale tre punti di platino per i giallorossi. Grazie all’ottavo risultato utile consecutivo, la squadra di Auteri continua ad avanzare in classifica e si porta al terzo posto con 48 punti. Intanto, “Sogna, ragazzo, sogna” di Roberto Vecchioni risuona nella testa del giovane trequartista.
Dai Quartieri Giovanili alle parole di Buffon
Estro e fantasia: sono queste le qualità di Carfora che catturano subito l’occhio. Le stesse che hanno convinto il Benevento a portarlo nel settore giovanile quando aveva solo quattordici anni e giocava per l’A.S.D. Quartieri giovanili. Da lì, la crescita è stata esponenziale. A testimoniarlo, non solo il suo talento sempre più brillante, ma anche i grandi numeri con l’Under 17: 20 gol e 8 assist in 21 partite durante la stagione 2022/23, anno a dir poco magico. A suon di prestazioni si è guadagnato i primi minuti da professionista in Serie B, diventando il primo classe 2006 a giocare una partita in seconda serie (contro il Sudtirol) e il primo a partire da titolare (contro il Bari). Stellone, l’allora allenatore del Benevento, non era stato l’unico a seguirlo durante il suo percorso giovanile: “Guarda che ho visto come giochi – dice Gianluigi Buffon, – ti ho seguito nelle ultime partite”, parole che sono rimaste scolpite nella testa di Carfora. Però, se a seguirlo c’era anche una leggenda, un motivo ci sarà, ed è il suo talento.
Lorenzo Carfora, tra fiducia e ambizioni
In questa stagione Carfora non ha avuto molto spazio, se non 170′ circa. Il gol, però, sembra avergli dato ulteriore fiducia: “Spero di candidarmi per le prossime partite, ho sempre dato il massimo per esserci in partita“. La stessa fiducia che gli trasmettono i suoi compagni: “Sin dall’anno scorso mi hanno sempre aiutato, coccolato e bastonato quando serviva. Contento dell’abbraccio di tutti in occasione del gol“. Nonostante la giovane età, Lorenzo ha già dimostrato di saper leggere le situazioni di gioco, ma è consapevole di dover migliorare ancora: “Devo crescere in tanti aspetti, devo passarne ancora tante ma credo di dover migliorare la fisicità nei duelli, tener botta con i difensori avversari”. In attesa del Sorrento, il Benevento si gode il suo terzo posto in solitaria e il suo prodigio, che ha tutte le qualità per fare il grande salto.