Dall’esordio in Serie C con il Padova alla Salernitana: la storia di Lovato
Il mercato regala sempre sorprese e colpi di scena. L’ultimo in tal senso è Matteo Lovato, che è passato dall’Atalanta alla Salernitana, club con il quale giocherà dalla prossima stagione. Un trasferimento a titolo definitivo per il difensore italiano, che è rientrato nella trattativa tra l’Atalanta e i campani per Ederson. Il classe 2000, reduce dall’esperienza in prestito al Cagliari, vanta un passato in Serie C con il Padova.
L’esordio in C con il Padova, la squadra del cuore
Lovato inizia a giocare nel Canossa, dove gioca dai 6 ai 9 anni per poi passare al Padova e al Genoa. Durante quest’ultima esperienza indossa le maglie dell’Under 17 e 19, prima di tornare al Padova in prestito. Nel 2019 i biancoscudati lo acquistano a titolo definitivo grazie all’intuizione del direttore sportivo Sean Sogliano, che nota le sue ottime qualità. Qui viene aggregato alla rosa della Primavera e ripaga la fiducia della società con prestazioni positive. Un rendimento che gli vale l’inserimento in prima squadra.
Un sogno diventato realtà per Lovato, che un’ intervista ha raccontato: “Da bambino tifavo Padova, venivo all’Euganeo con gli altri compagni del settore giovanile, ci speravo di arrivare in prima squadra, ma bisogna allenarsi tutti i giorni. Quando è arrivata la chiamata non ci ho pensato due volte, anche se il Genoa credeva in me”. Il difensore quell’anno conquista un traguardo importante a livello personale: l’esordio in Serie C. Nel match contro la Virtus Verona Salvatore Sullo decide di schierarlo titolare, dando inizio alla sua crescita. Lovato diventa uno dei giocatori fondamentali per la squadra, collezionando 18 presenze in tutte le competizioni. La soddisfazione è la stessa del suo primo tifoso, il padre Stefano, che lo segue ovunque. Padova è stata una tappa importante per lui: in quella città ha mostrato per la prima volta il suo valore.
L’Hellas Verona e l’esordio in Champions contro Ronaldo
Le esperienza al Padova si è chiusa dopo una sola stagione. Lovato, infatti, cresce tanto ed è pronto per il doppio salto di categoria. Lo prende l’Hellas Verona, in Serie A, ma il primo anno non è affatto facile, a causa degli infortuni. Una stagione sfortunata per Lovato, in cui gioca una sola partita. Lui però non molla e riesce a riscattarsi nella stagione successiva, quando Juric punta su di lui e lo schiera in 24 partite. Il rendimento è costante e attira l’attenzione dell’Atalanta di Gasperini, che lo acquista nel 2021. Qui fatica a trovare la tanto sperata continuità, ma tra i bei ricordi c’è sicuramente l’esordio in Champions League – al posto di Demiral – all’Old Trafford, contro il Manchester United di Cristiano Ronaldo e Pogba. Una gioia immensa, prima di trasferirsi a gennaio in prestito al Cagliari. Qui torna protagonista e colleziona 16 presenze, nonostante la retrocessione in B della squadra. Ora, invece, lo aspetta l’esperienza alla Salernitana, nuova tappa di un viaggio iniziato da Padova. L’obiettivo è sempre e solo uno: confermarsi al massimo livello.
A cura di Giuseppina Citera