Matteo Lovisa, ds della Juve Stabia
Da Castellammare di Stabia a Torino ci sono poco meno di 900 chilometri di strada. Un cammino lungo ma non impossibile. Specialmente se hai svolto un ruolo da protagonista nella stagione della Juve Stabia. A La Verità è stato chiesto a Matteo Lovisa, direttore sportivo dei gialloblù, di ripercorrere il percorso straordinario della sua squadra. Una regular season dominata, una promozione diretta già ottenuta aritmeticamente e un’ispirazione. Di seguito le sue parole.
Il direttore sportivo della Juve Stabia Matteo Lovisa si è espresso su diversi temi. In primis sul campionato che si concluderà con l’appuntamento contro il Picerno: “Sono soddisfatto di aver creato un gruppo vincente, come era già successo a Pordenone cinque anni fa. L’obiettivo iniziale era la salvezza, poi passo dopo passo abbiamo alzato l’asticella“. Il direttore ha poi parlato del proprio stile di vita e di quanto lo aiuti nella sua professione: “Io vivo di calcio 20 ore al giorno, non uso i social e per la scelta dei giocatori non mi baso solo su banche dati e sistemi tecnologici, anche se rappresentano un valore aggiunto.
Infine, poi, un modello di ispirazione di un certo calibro: “A chi mi ispiro? Ce ne sono tanti che hanno fatto la gavetta, il primo nome che mi viene in mente è Giuntoli, partito dal basso come me e ora alla Juventus“.
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