Dopo la notizia riguardo l’istanza di fallimento presentata dal Procuratore della Repubblica Raffaele Tito per il Pordenone, è arrivato il comunicato di chiarimento da parte della stessa società neroverde. Il presidente Lovisa è inoltre intervenuto ai microfoni de Il Gazzettino spiegando la situazione e per il futuro del Pordenone: “Devo solo pagare quello che c’è da pagare a dimostrazione che in tutti questi anni siamo stati seri. Purtroppo ci è sfuggito qualcosa e nella vita capita. Abbiamo sempre pagato gli stipendi e vogliamo anche onorare i debiti con l’erario. Certo che lo faremo, sistemeremo le cose come abbiamo sempre fatto. Mi dispiace essere arrivati qui, anche per la mia immagine personale”. Sempre a Il Gazzettino ha parlato il socio La Rosa: “La situazione può essere ancora raddrizzata“
Il presidente Lovisa ha quindi commentato anche le parole dello stesso Procuratore secondo cui la conquista della Serie B non cambierebbe la situazione: “Siccome ho sbagliato io, è giusto che adesso sia io a trovare una soluzione, come ho sempre fatto. E la troverò. Ripeto, vogliamo onorare i debiti e risolvere i problemi. Mi è dispiaciuto per il clamore della notizia. Tanti non sapevano. Le parole del procuratore? E no, qui mi tocca… ci sono 9 milioni di differenza e stia tranquillo che se dovessi andare in B non li spenderei. L’esperienza mi è servita, non sono mica autolesionista. Ora farei una gestione totalmente diversa, questo sì, glielo posso garantire. La Serie B… cambia e porca la miseria che cambia“.
Il Pordenone entrerà in scena nei playoff (QUI IL TABELLONE COMPLETO) di Serie C sabato 27 maggio con la partita di andata del secondo turno della Fase Nazionale contro il Lecco per giocarsi le sue chance di promozione in Serie B.
Sempre a Il Gazzettino ha parlato anche il socio La Rosa. Queste le sue parole: “Volevo dare un segnale per dire che la situazione può essere ancora raddrizzata. D’altronde ci sono state squadre, società, con conti ancora peggiori. Mercoledì farò una toccata e fuga a Pordenone per vedere dal vivo il ritorno dei playoff contro il Lecco. Ho deciso di mettermi in gioco perché stiamo vivendo un momento importantissimo per la storia del Pordenone e del suo presidente, Mauro Lovisa. Serviranno altre azioni, come la mia, questo è certo. Ma l’importante era dare un primo segnale, l’ho fatto senza alcuna esitazione perché qui siamo di fronte a un uomo che negli anni ha messo di fronte a tutto l’immagine della società, che si è speso in prima persona per portare in alto il nome del Pordenone e di Pordenone come città. Sono certo che ci potranno essere altri aiuti, anche in breve tempo. Nella mia regione ho visto società fallire per debiti che ammontavano a 60-80 milioni di euro. E ricordiamoci che le pendenze con l’Erario sono spalmabili nel tempo. Io sono quasi certo che il Pordenone si salverà. Il mio impegno all’interno del club è pari al 5% però potrebbe anche salire nel tempo, anche se per adesso si tratta di una valutazione un po’ prematura“
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