Catania, Lucarelli: “La squadra sta bene, non sono un parac**o”
Il Catania di Lucarelli torna in campo dopo la vittoria allo scadere contro la Turris. Il prossimo impegno per i siciliani è in programma domenica alle ore 16.15 in trasferta contro il Giugliano. L’allenatore è intervenuto in conferenza stampa, analizzando il momento della squadra.
Lucarelli: “Buone risposte con il 4-2-3-1, Bocic giocatore forte”
L’allenatore rossazzurro inizia a rispondere riguardo la formazione e la posizione di Bocic: “Nell’unica partita che ho fatto abbiamo proposto il 4-2-3-1. Ha dato delle buone risposte, non solo in termini di risultato ma anche di prestazione. Per il momento andiamo avanti così, poi possiamo pure rovesciare il vertice alto e passare al 4-3-3. Considerando che vogliamo andare a prendere tutti alti, avere un giocatore lì ci serve visto che domenica c’è Berardocco. Il Giugliano è una squadra in salute, nelle ultime 4 partite ha fatto 10 punti. Una sorta di ammazza grandi. Abbiamo giocatori per poter variare, senza fare sostituzioni dell’assetto. Per quanto riguarda Bocic, è un giocatore forte. I giocatori forti giocano ovunque, può ricoprire tre dei ruoli dietro l’attaccante centrale. Ragazzo giovane che deve crescere nella prestazione, come la squadra in continuità di risultati.”
Catania, Lucarelli: “Rocca giocatore adatto per le due fasi, è il più affidabile al momento”
Sulle differenze tra Rocca e Deli Lucarelli risponde: “Sicuramente è più avantaggiato ad andare a rete, Michele anche da mezzala nel 4-3-3 è uno di quelli che ha nelle sue corde facilità ad accompagnare l’azione. Non ci siamo inventati niente, scegliendo il calciatore con più caratteristiche per farci le due fasi. Un lavoro difensivo sul regista basso degli avversari e allo stesso tempo un bel passo per aggredire gli spazi. In questa fase è quello più adatto. Poi ci sono anche altri giocatori, Deli può farlo altrettanto bene. In questo momento, che siamo alla ricerca dell’equilibrio, lui è quello più affidabile.”
Lucarelli: “Giugliano squadra in fiducia con un’organizzazione precisa”
Sui punti di forza e di debolezza del Giugliano Lucarelli confessa: “Ho solo individuato punti di forza, la verità. Nell’ultima partita contro l’Avellino ho visto una squadra brava nel ribaltare le azioni ma anche efficace quando gli avversari andavano a prenderli alti. Riusciva pure a uscire in palleggio. Una squadra che riesce a far bene un po’ tutto, una squadra in fiducia. Ha dei giocatori davanti fastidiosi, ha un’organizzazione tattica precisa. Si vede che c’è l’impronta dell’allenatore, con concetti belli chiari che stanno pagando visti i risultati.” Per quanto riguarda le condizioni di Livieri invece l’allenatore chiarisce: “La nostra intenzione è di programmare una stagione da protagonista, quindi dobbiamo contare su titolari e co-titolari in tutti gli undici ruoli. Livieri è tornato da poco, dobbiamo dargli la possibilità di rimettersi a posto. Sicuramente con il Crotone giocherà, un primo passetto verso la ricerca della condizione migliore. Se poi continuerà a dare garanzie, faremo le scelte che riterremo idonee.” Su Lorenzini in prima squadra invece risponde inizialmente con una battuta al giornalista: “Pensavo fosse lo zio! Siccome sono coerente, la risposta non può che essere uguale a quella data per i portieri. Il vantaggio che voglio prendermi è quello di avere ogni settimana più dubbi possibili nella formazione, perchè altrimenti c’è qualcosa che non funziona. La formazione la fanno i ragazzi, io devo solo fare una selezione dei giocatori che durante la settimana si dimostrano più avanti degli altri. Se io avessi nella testa solo 11 giocatori avrei già perso il campionato. Non ci sarebbe concorrenza e verrebbero fuori degli allenamenti a bassissima intensità. Avere concorrenza, motivazione e credere tutti di poter giocare titolari fa bene alla squadra. Se io riesco ad avere 22 titolari posso scegliere in base alle necessità fisiche e tecniche. Per mirare certi risultati.”
Catania, Lucarelli: “Chiricò sempre nella sua posizione, Chiarella ha valori importanti”
Lucarelli ha poi parlato di Chiricò e Chiarella: “Non ho provato Chiricò dietro le punte, ma nella sua posizione. Per quanto riguarda Chiarella è un ragazzo con dei valori importanti, che può esserci molto utile in questa stagione e nelle prossime. Deve fare quel salto di qualità in termini di continuità e cercare di essere più incisivo negli ultimi metri”. Per quanto riguarda le assenze a centrocampo l’allenatore ammette: “Non è che abbiamo grosse alternative, su 6 centrocampisti, 2 sono fuori per infortunio e cerchiamo di fare con questi 4 che sono a disposizione.”
Lucarelli: “Quando indossi la maglia del Catania ogni partita è importante, non sono un paraculo e la squadra sta bene”
Sull’importanza di non sottovalutare gli impegni l’allenatore è chiaro: “Quando indossi la maglia del Catania diventano importanti anche le amichevoli con gli Allievi e la Primavera. Non puoi sottovalutare nessun tipo di impegno.” Dal punto di vista fisico Lucarelli vede così i suoi: “Domenica ho visto i ragazzi andare forte soprattutto al primo tempo, abbiamo guardato anche i gps e siamo rimasti molto soddisfatti della prestazione fisica del secondo tempo. C’è stato un minimo di calo non solo dettato da una questione fisica ma anche nel cercare di gestire da squadra matura il vantaggio. Questo ha fatto si che siamo stati più accorti. Nel primo tempo accompagnavamo con più uomini e quindi c’è stato un dispendio di energie notevole. Nel secondo tempo la squadra ha un po’ badato più al sodo, il gol è arrivato ma non avevi la sensazione di percepirlo. Quello che mi interessa è la prestazione mentale, è quella più importante rispetto alla fisica perchè si può sopperire alle problematiche che ci possono essere in termini fisici. Per me sarebbe troppo facile dire che ho ereditato una squadra che non sta bene fisicamente, in questo momento non mi sento di dirlo. Se fossi un paraculo lo farei, siccome non lo sono dico che questi problemi fisici sono tutti da dimostrare.”
Catania, Lucarelli: “Bisogna fare come le grandi squadre: vincere, archiviare e ripartire”
Dopo la vittoria con la Turris è tornato il sereno in casa Catania: “La squadra l’ho vista bene, un po’ più rilassata. Ho anche avvisato i ragazzi di fare attenzione, quando si passa in breve tempo da un momento di sconforto a un momento di entusiasmo la prova del nove è la partita successiva. Quindi per me dovrà anche essere una risposta nel capire se quell’equilibrio tattico e mentale c’è. Mi aspetto delle risposte, a prescindere da quello che sarà il risultato. Si può fare delle grandi partite e perdere, si può fare delle pessime partite e vincere. Giusto godersi questa vittoria, anche per come è arrivata era impossibile non essere felici. Bisogna però ora fare come le grandi squadre: vincere, archiviare e ripartire come se avessimo perso. Guardare sempre avanti e a testa bassa in questo momento”. Contro il Giugliano ritroverà Bertotto in panchina, avversario di tante sfide sul campo: “Mi aspetto una squadra propositiva come li ho visti nelle ultime partite. Se vai a vincere 1-3 ad Avellino vuol dire che hai dei valori. Hanno giocatori esperti per la categoria, che conoscono questo girone, un ambiente caldo. Un campo in sintetico che è un piccolo vantaggio per chi lo conosce, ma non dev’essere un alibi per noi. Per quanto riguarda Bertotto sta facendo molto bene, ha un punto in più di noi. Per me sono tutte stimolanti le partite. Anche la piccola cosa che non va a Catania fa rumore, noi dobbiamo tenere tutto sotto controllo con gli atteggiamenti.”
Lucarelli: “Non posso lamentarmi dell’atteggiamento, il vento sembra cambiato”
I rossazzurri sono ripartiti con il metodo Lucarelli: “Stiamo lavorando per tornare in salute, perchè questa squadra ha dei valori importanti che vanno tirati fuori. Bisogna mettere nelle condizioni i giocatori di ritrovarli. Non posso lamentarmi dell’atteggiamento, vedo dei soldati che fanno quello che l’allenatore gli chiede. Negli ultimi giorni siamo stati spesso insieme, io personalmente arrivo al campo alle sette e mezza della mattina e vado via intorno alle otto alla sera. Lavoro 13 ore con il mio staff ogni giorno perchè non dobbiamo lasciare niente al caso. La società lavora alla stessa maniera, stiamo già parlando di cose futuribili tipo il ritiro dell’anno prossimo. Quindi è una full immersion totale che mi va bene, mi piace e mi sento coinvolto. Sento la fiducia intorno di tutti, della società, dei giocatori, dei tifosi. Lo diceva anche Mazzone ‘fare l’allenatore è il mestiere più bello del mondo, peccato che c’è la domenica’. Il vento sembra cambiato, ora dobbiamo tenerlo dalla nostra parte.”
Catania, Lucarelli: “Vittoria a Giugliano ci darebbe autostima, Zanellato paga la mancanza di preparazione”
Vincere a Giugliano è importante e Lucarelli lo sa: “Una vittoria lì darebbe ulteriore autostima. Penso partita per partita ma dobbiamo avere la forza di gestire tutto nel migliore dei modi. Dobbiamo porci sullo stesso piano loro, perchè così facendo possiamo avere qualcosa in più dal punto di vista tecnico. Altrimenti andremo incontro a delle difficoltà. Il Giugliano non è una squadra da sottovalutare”. Come ha detto, l’allenatore ha trovato un gruppo disponibile in tutti i suoi interpreti. Nonostante le assenze: “Zanellato paga la mancanza di preparazione, ma ho trovato anche in lui grande disponibilità. Non ho trovato nessuno con idee diverse dalle mie. Purtroppo Rizzo non lo avremo prima di tre mesi, mentre Ladinetti dobbiamo recuperarlo il prima possibile e ci proveremo. Un giocatore importante ricercato da diverse squadre di B.”
Lucarelli: “Non pensiamo al mercato, mancano 24 partite e non vedo una squadra depressa”
Prima di quello che accadrà durante la sosta e il mercato, l’obiettivo deve essere al campo e nel fare punti: “Dobbiamo valutare bene l’intera rosa prima di pensare a quello che ci serve. Quando vedrò cose che non mi convinceranno parlerò con la società. Abbiamo una buona base vista in campo domenica, la squadra ha vinto e per alcuni tratti convinto. C’è bisogno di continuità per trovare l’equilibrio nelle due fasi”. Il valore della maglia del Catania che Lucarelli cerca in ogni singolo calciatore: “I ragazzi sanno che fanno parte di una squadra che ha la sua storia. Di piazze come Catania ce ne sono poche”. L’allenatore ha da sempre mostrato un grande rispetto per il lavoro del suo predecessore, non stravolgendo nulla sul piano della preparazione fisica: “Non cambia niente sotto quell’aspetto, dobbiamo cercare di stare bene negli ultimi mesi per stare agganciati alle zone di vertice. Anche se per carattere faccio fatica ad accontentarmi. Vogliamo puntare al massimo, mancano 24 partite. Sappiamo che è complicato ma non vedo una squadra depressa. Quando si cambia l’allenatore c’è sempre più partecipazione da parte di tutti, ma poi si guarda al risultato. Ho delle ottime sensazioni, poi però domenica c’è la prova.”
Catania, Lucarelli: “Dobbiamo coltivare un sogno, non sono un manager all’inglese”
Quella Serie B solo sfumata in passato e quel sogno da coltivare, di cui ha parlato anche nella prima conferenza stampa: “In ogni allenamento e la domenica in campo dobbiamo coltivare un sogno. Senza promettere nulla a nessuno, ma preparando partita per partita. Pensare in grande è gratis e non ci costa nulla”. In simbiosi con l’ambiente, ma guai a chiamarlo manager: “C’è condivisione totale sulla scelta dei giocatori, per evitare il giochino del ‘l’ho preso io’. Non sono un manager all’inglese. Molto spesso si prendono i giocatori per il nome, ma come si adattano in una certa piazza è fondamentale. Bisogna inserirli nel contesto giusto, perchè alcuni giocatori si esprimono in modi diversi a seconda del posto. Ai miei tempi posso dire che qui avrei fatto tanti gol perchè la squadra giocava bene. Un grande Catania, più che un piccolo Barcellona.”