“Caput imperare, non pedes”. A comandare è la testa, una frase che troviamo tra le foto di Riccardo Collodel. Poche parole, ma che rispecchiano alla perfezione il classe ’98, da gennaio alla Lucchese. Centrocampista intelligente, dinamico e che ha saputo crescere nella testa e nelle qualità lavorando stagione dopo stagione. Step by step sempre alzando l’asticella e cercando di dare tutto per la maglia e per i compagni. Situazione che gli ha permesso di emergere in ogni squadra in cui ha giocato, soprattutto a Novara, dove tutto ha avuto inizio.
Nato a Borgomanero, paesino in provincia di Novara, Riccardo si lega si da subito ad un amico per la vita, il pallone. Il feeling e la voglia di giocare lo proiettano a quel che vuole essere da grande. Il sogno di diventare calciatore è vivo nella testa di Collodel. Situazione che gli permette di restare fisso sull’obiettivo, da raggiungere con lavoro duro e sacrifici. Novara è casa e presto lo diventa anche la squadra, visto che a Novarello si accorgono di Riccardo e decidono di portarlo in azzurro. La scalata fino alla Primavera è il primo passo. La crescita esponenziale in quelle stagioni lo fa notare ai piani alti.
Ritiro al fianco di giocatori che hanno fatto la Serie A, Bolzoni e Gonzalez su tutti. Occasione in più per migliorare e imparare le finezze del mestiere. Centrocampista metodico, di sostanza e di intelligenza. In mezzo al campo serve avere fosforo per organizzare la manovra e dettare i tempi. Le stagioni con la Primavera sono fondamentali, affrontare squadre ben più blasonate è un ulteriore spinta per crescere e fare sempre meglio. Il capitolo calcio giovanile volge, però, al termine in maniera inesorabile. Per Riccardo è arrivato il momento di prendere il volo e iniziare il percorso nel calcio dei grandi.
Quando si esce dal settore giovanile serve fare la scelta giusta per crescere. Riccardo usa la testa, come spesso gli accade nella vita, e sceglie Fiorenzuola. Il primo step si chiama Serie D. Una stagione importante per il classe ’98, sempre impiegato e sempre lì nel mezzo. Mediano di corsa e sostanza, ci mette poco a far innamorare i tifosi del Velodromo Pavesi. Quando in campo dai tutto, il risultato finale conta poco. Anche per questo sarà il punto di riferimento della squadra in mediana.
La sua maturazione prosegue al meglio e nel corso della stagione non manca l’occasione per mostrarla al Novara che ne detiene sempre il cartellino. Nonostante sia la sua prima annata con giocatori esperti e in un campionato tutt’altro che semplice, Riccardo gioca con carattere e grinta. Quello che colpisce è la crescita fisica, oltre al modo di stare in campo che lo fanno sembrare un veterano.
Dopo l’ottima stagione a Fiorenzuola, Collodel torna a casa a Novara. Ritiro con la prima squadra ed esordio in Coppa Italia contro il Brescia. Emozione unica per lui che ha da sempre vissuto quei colori come una seconda pelle. Non è il momento, però, di adagiarsi ma questo Riccardo lo sa e lavora sodo per farsi trovare sempre pronto.
Lo aspetta un nuovo prestito, stavolta l’asticella si alza come piace lui. Le sfide stimolano e la Vibonese in C è il prossimo passo. “Sembra sempre impossibile finché non viene fatto”, altro scritto di Riccardo. Di impossibile nella vita non c’è niente, al massimo c’è la paura di fallire ma che sembra essere lontana dalle idee di Collodel. Il bigliettino da visita in C sono le 32 presenze e le due reti che mette a referto. Altra stagione di crescita esponenziale per il classe ’98. In estate il biglietto di ritorno per Novara e la conferma in maglia azzurra.
A Novara inizia la sua stagione 3.0, stavolta però nessun biglietto verso altri lidi. La società è decisa a puntare sul classe ’98 e su altri giovani del vivaio per ripartire dalla C. Due anni importanti con 64 presenze e cinque reti per il centrocampista. Step by step come vi abbiamo raccontato all’inizio di questa storia. La voglia di conquistarsi il futuro, crescere per migliorarsi e alzare l’asticella è questo il mood di Riccardo.
Prestazioni convincenti che lo proiettano ancor più in alto. Il rinnovo a Novara non arriva, anche per la situazione in cui versa la società. Arriva il fallimento e gli azzurri devono ripartire dalla D. Collodel firma per la Cremonese in Serie B, una società che per idee e progetti è simile a quella del Novara. Non distante da casa e la possibilità di misurarsi ad uno step successivo. Una mezza stagione difficile, senza la possibilità di giocare e il prestito di gennaio a Lucca
La Lucchese per rinascere e riprendersi la B. Il suo apporto in Toscana è senza dubbio da lottatore. Le prime partite per rimettersi in forma poi si inverte la rotta. Dal 20 febbraio cambia il registro: si Laurea in Economia Aziendale, a dimostrazione che è un ragazzo con la testa sulle spalle, e trova il primo gol in maglia Lucchese. Una rete inutile contro il Pontedera, ma è utile per sbloccarsi. Ne seguiranno altre due importantissime: la prima nella vittoria sull’Entella e la seconda decisiva per il successo sulla Viterbese. Tre gol e ultimo arrivato alla centesima presenza da professionista e raggiunto il suo record personale. Una categoria che va stretta a Collodel, ma che come sempre lui onora e mette in campo sudore e grinta per la causa. Soltanto così si può diventare grandi e crescere. A Lucca per rinascere con la consapevolezza di poter volare ancora più in alto. “Per vincere serve il talento, ma per continuare a farlo serve il carattere”.
Credit foto: Uff. Stampa Lucchese
A cura di Brianti Simone
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