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“Il Mercatino del pesce” paga la trasferta della Lucchese, il racconto di Alessio: “Abbiamo voluto dare una scossa all’ambiente”

Il lungo abbraccio a fine gara / cdc / www.lacasadic.com

Il lungo abbraccio a fine gara / cdc / www.lacasadic.com

Alessio Ramacciotti, figlio dei proprietari del ristorante de “Il Mercatino del pesce” è intervenuto a LaCasadiC.com. 

Scusa, sono in treno e proverò a essere più chiaro possibile”, ci saluta così Alessio Ramacciotti, protagonista insieme alla sua famiglia di un gesto che ha scaldato il cuore dei tanti appassionati di calcio. I suoi genitori sono i proprietari del locale “Il Mercatino del pesce”, nato a Lucca nel 1976, salito alla ribalta nazionale dopo aver deciso di contribuire economicamente alla trasferta della propria squadra del cuore, la Lucchese, in quel di Sestri Levante.

La squadra toscana, com’è ormai noto, vive settimane difficili a causa di una gravi crisi societaria scoppiata definitivamente dopo la gara con il Perugia: “Siamo rimasti soli”, aveva dichiarato nel post partita l’allenatore Giorgio Gorgone. Parole dure che avevano scosso l’ambiente rossonero in prossimità del termine ultimo per il pagamento delle scadenze federali, previsto per la mezzanotte del 17 febbraio.

Difficoltà che, a un certo punto, hanno anche posto in essere la possibilità di dover raggiungere la città ligure in via autonoma. Un rischio scongiurato, però, dalla famiglia di Alessio, che in poco tempo è riuscita a trovare un autobus: “Il direttore Ferrarese, che conosco, mi ha posto la problematica per la trasferta di Sestri Levante. Ci siamo attivati rapidamente, la nostra azienda è sul territorio da quattro generazioni e abbiamo diversi contatti in città. In poco tempo abbiamo trovato un pullman disponibile”.

Una catena di montaggio praticamente perfetta, animata dall’amore verso la squadra del cuore: “Il ricordo più bello che mi lega alla Lucchese è la trasferta di Correggio, decisiva per la promozione in Serie C della Lucchese”, afferma Alessio con tutto l’orgoglio possibile.

“Stiamo già pensando a nuove soluzioni per le prossime trasferte”

E poi anche una precisazione, dettata dalla rabbia del momento: “La mia famiglia è finita su tutti i giornali per un gesto che dovrebbe essere scontato perché fatto con il cuore, ma dovrebbe risaltare all’occhio il fatto che mancano controlli riguardo a certi personaggi che si sono affacciati al nostro club. La situazione che sta vivendo la Lucchese è la stessa di Taranto e Turris, bisogna intervenire prima che la situazione degeneri”, parole che portano con sé tutta la rabbia di un tifoso che vorrebbe solo gioire per la sua Lucchese.

In mezzo anche tanta voglia di lottare e provare a riunire tutta la città: “Siamo in contatto anche con l’assessore allo sport e vice sindaco, Fabio Barsanti, per trovare nuove soluzioni anche in vista delle prossime trasferte o per i pagamenti che riguardano la quotidianità”.

"Il Mercatino del pesce"
“Il Mercatino del pesce”

“Vedo analogie con la squadra di Favarin”

Quella della Lucchese è, però, anche una storia fatta di continue discese e risalite, ma sempre caratterizzata da una grande voglia di non mollare mai. Come durante la stagione 2018/2019, quella della penalizzazione di 23 punti e della magnifica impresa ai playout contro il Bisceglie: “Vedo tante analogie tra la squadra di Favarin e questa, Gorgone ha la stessa empatia”.

Crederci, nonostante tutte le difficoltà del momento: “So bene l’unione che c’è tra i giocatori, sul campo credo che la salvezza si possa conquistare”. Accompagnato da un unico desiderio: “Adesso serve un aiuto da parte di tutti, dobbiamo raccogliere quanto più imprenditori possibili per cercare di aiutare la squadra. Per il futuro, da tifoso, mi auguro invece che si possa trovare un po’ di stabilità a livello societario“. Intanto, sul campo, è arrivato un pareggio importante nella sfida salvezza con il Sestri Levante, chiaro segnale di una squadra che attraverso l’orgoglio vuole provare a scrivere un’altra grande impresa.