Lucchese, ecco il nuovo DG Conte: “Non sono venuto qui per la cessione della società”
Le prime parole del nuovo direttore generale rossonero Conte
Giornata di novità in Lucchese con la conferenza stampa di presentazione del nuovo Direttore Generale rossonero, Luigi Conte.
Nel suo curriculum Conte può vantare esperienze al Monterosi, al Palermo e all’Imolese. Ora una nuova avventura, con i rossoneri, reduci dalla vittoria nel derby toscano contro il Pontedera (2-1). Tre punti d’oro che hanno permesso alla squadra di Gorgone di portarsi a 17 punti, a + 2 sulla zona playout.
Conte ha esordito descrivendo la situazione che ha trovato al suo arrivo: “Ho avuto modo di seguire questa realtà da qualche tempo, subito dopo l’insediamento della nuova proprietà. L’evoluzione del progetto è condizionata da ciò che è accaduto a presidente Bulgarella. Questa squadra merita un futuro prossimo importante, l’obiettivo è riportare equilibrio. La Lucchese ha una buona struttura ma chiaramente sono i risultati a misurare il grado di soddisfazione. Pensiamo ad un progetto di più ampio respiro“.
E ancora: “Vogliamo che i risultati siano adeguati all’impegno del presidente. Il suo ingresso è servito a riportare in ordine i conti della Lucchese. C’è stata una certa volontà di riportare brand e squadra a certi fasti, poi chiaramente ci sono momenti della stagione in cui rappresenta fatti diversi dai presupposti. In questo caso non servono tensioni ma far fronte comune per raggiungere risultati. Vogliamo che Lucchese torni nelle posizioni di classifica che merita e che sia apprezzata come valore della città. Mi impegnerò per riaggregare le forze e mettere tutto in equilibrio. Quello che conta è ridare stimolo ai giocatori, allo staff tecnico ed entusiasmo alla piazza con dedizione e passione“.
Lucchese, Conte: “Presidente e direttore hanno voluto colmare questa casella”
Il nuovo direttore generale ha poi toccato il tema del possibile passaggio di proprietà: “Io non sono coinvolto in questo. Sono stato chiamato per mettere in bolla la Lucchese. Questo è il mio impegno ma sono a disposizione della società. Attualmente non devo relazionarmi ad atti formali. Il presidente e il direttore hanno voluto colmare una casella che resta fondamentale in una società di calcio per organizzare correttamente le dinamiche“.
A prendere la parola è stato poi l’AD Ray Lo Faso (in video-call): “Non ci siamo dati un tempo per cedere la società. L’importante è che in caso vi sia un interlocutore serio, che dimostri solidità economica per far funzionare società. La ricerca non riguarda un interlocutore qualsiasi ma uno che abbia finanze necessarie per proseguire il nostro progetto. Abbiamo comunicato questa cosa al sindaco. è ovvio che, con il fatto che il presidente avendo questo problema di salute, bisogna prendere delle decisioni in tempi veloci. Non è però solo una questione di velocità, la priorità è assicurare a Lucchese un futuro solido“.
“Il settore giovanile prima era un disastro”
Sulla squadra: “Ho trovato un buon gruppo. Credo sia più una questione di testa, i ragazzi devono ritrovare serenità ma chiaramente quando vieni a sapere che il presidente della tua squadra ha un problema serio un po’ di destabilizzazione c’è. Poi è vero che si tratta di professionisti, che sono pagati e ci si aspetta responsabilità. I giocatori e lo staff vogliono Lucchese in una posizione di classifica tranquilla. L’obiettivo è mantenere la categoria senza grossi patemi. Questo è un momento delicato, dove dare giuste tracce, le giuste indicazioni può determinare il corso di una stagione. Aldilà di tutto questa proprietà manterrà sempre i suoi impegni e reggerà l’urto”.
Sulla gestione del club: “Bisogna intervenire su più fronti. La complessità del calcio rimanda a più livelli di azione. Il più importante è la prestazione sportiva che è il centro del business. Il gruppo deve avere prospettive di classifica interessanti al netto degli ultimi mesi. Organizzazione interna e relazione tra patrimonio squadra e città non possono essere costruite in un giorno. La solidità è un elemento importante. Il rapporto con la città, le istituzioni, la scuola, la stampa non va limitata agli eventi ma strutturata con i progetti. Il settore giovanile prima era un disastro ma adesso stiamo mettendo ordine. Le idee e possibilità ci sono. Incontreremo l’assessore allo sport. Lucca ha un tessuto partecipativo, Vogliamo costruire un modello che sia spendibile sul mercato“.