Lucchese, timori fondati: saltata anche la scadenza del 16 aprile

La nuova proprietà targata Mancini non avrebbe provveduto a versare quanto dovuto entro la scadenza dei termini federali. 

Cadono nel vuoto le ennesime promesse in casa Lucchese, il club avrebbe ‘bucato’ anche la scadenza del 16 aprile -termine ultimo per ottemperare alla mensilità di febbraio 2025- motivo per cui nel prossimo campionato la squadra potrebbe ripartire da una penalizzazione.

L’ambiente rossonero ha atteso a lungo un segnale positivo, che alla fine non è arrivato. La nuova società targata Mancini, infatti, non avrebbe saldato né le pendenze arretrate del 16 febbraio, che avevano poi portato all’attuale -6 in classifica, né quelle più recenti. È stata dunque tradita, ancora una volta, la fiducia di una squadra che, alla vigilia della gara con il Pontedera, aveva comunque deciso di dare un’altra opportunità alla quarta proprietà stagionale.

Prima i problemi tecnici con i bonifici, mai arrivati veramente nelle casse del club toscano, poi le conferenze stampa di presentazione rimandate all’ultimo momento per “clima ostile”. Intanto dal 27 marzo, data in cui si è verificato il passaggio dalla SLT Associati alla BM Sports & Management srl, a oggi tutti gli appelli lanciati non hanno mai ottenuto un chiaro riscontro nella realtà. Adesso la palla passa al Tribunale di Lucca, che ha fissato per il prossimo 13 maggio l’udienza preliminare per discutere dell’istanza di fallimento presentata dal sindaco revisore dei conti, Liban Varetti.

Una vera e propria beffa per un gruppo che, nonostante le innumerevoli difficoltà, è sempre andato avanti a testa alta non appigliandosi mai a nessuna scusa. Professionisti fino all’ultimo, unici vincitori in questa triste vicenda. Gorgone, insieme al suo grande staff, e Ferrarese, duo che ormai da mesi cerca di portare avanti tutto tra calcio giocato e scrivania, proveranno quindi a salvare la squadra sul campo. Obiettivo che, senza farse societarie, sarebbe già stato raggiunto.