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Il D-Day della Lucchese: la giornata decisiva in vista del Pontedera

Marco Ballarini con la maglia della Lucchese, credit Gazzetta Lucchese | lacasadic.com

Marco Ballarini con la maglia della Lucchese, credit Gazzetta Lucchese | lacasadic.com

Ore decisive in casa Lucchese. Oggi la squadra rossonera scioglierà le riserve sullo sciopero in vista della sfida contro il Pontedera

D come “decisiva”. La Lucchese si prepara a vivere una giornata che avrà un peso sul futuro della stagione rossonera. Come raccontato lo scorso 1 aprile, la squadra allenata da Gorgone ha avuto un confronto con Benedetto Mancini. L’imprenditore, ha incontrato la rosa e la dirigenza della Lucchese.

Nel meeting tra club e Mancini i giocatori hanno avanzato il loro ultimatum: o la nuova proprietà paga gli stipendi arretrati da novembre 2024 o i giocatori entreranno in sciopero. Come confermato nella nota dell’1 aprile dell’AIC, qualora gli importi dovuti non venissero versati sui conti correnti della rosa entro oggi, 4 aprile, la squadra non scenderà in campo nel prossimo match contro il Pontedera.

Dunque, la giornata di oggi sarà un vero e proprio crocevia per il futuro della stagione rossonera. I giocatori sono in attesa di un possibile (ed ennesimo) colpo di scena da parte della terza proprietà dell’anno.

A pesare ulteriormente sul clima che si respira a Lucca c’è l’atteggiamento di Benedetto Mancini. Negli scorsi giorni, l’imprenditore aveva indetto una conferenza stampa per presentarsi alla piazza. Tuttavia, Mancini ha deciso di fare dietrofront, cancellando l’incontro con i giornalisti per “il clima ostile” dei media.

La settimana rossonera: tra ricorsi respinti e sostegno popolare

La settimana della Lucchese non è stata delle più rosee. Lo scorso 2 aprile, i rossoneri hanno ricevuto la notizia del ricorso respinto in merito alla penalizzazione di 6 punti inflitta al club. Poche ore prima, il club di Lucca ha comunicato il divieto di trasferta dei supporters rossoneri in vista del derby toscano contro il Pontedera. 

Nel momento di difficoltà la città si è stretta attorno alla squadra. Il 2 aprile, una delegazione del comune ha fatto visita ai giocatori e allo staff rossonero. Dopo l’incontro con la squadra, il sindaco Mario Pardini ha dichiarato: “Lo abbiamo fatto per dare un segnale chiaro. Stiamo continuando a cercare soluzioni ma non è facile, non ci vogliamo arrendere“.

L’abbraccio a fine gara / Credit: Gazzetta Lucchese / www.lacasadic.com

I mesi della Lucchese

La Lucchese sta vivendo una stagione tragicomica. Fin qui, i rossoneri hanno attraversato 3 cambi di società, una penalizzazione, stipendi non pagati e trasferte finanziate da enti locali. La stagione dei toscani è iniziata sotto la guida del patron Andrea Bulgarella. Anche a causa della malattia del presidente, a Lucca si sono fatte insistenti le voci sulla cessione del club. Il 14 gennaio 2025, la società conferma la cessione del 100% delle quote a una cordata di società lombarde capitanate dall’avvocato Giuseppe Longo.

Di cordate, però, non se ne vedrà neanche l’ombra. L’unica società a detenere le quote del club era la Sanbabila, società dello stesso Longo. Intanto, il ds Ferrarese viene allontanato, salvo tornare nel proprio ruolo a febbraio. Nello stesso mese arriva il secondo cambio di proprietà. La Lucchese viene ceduta SLT Associati Srl, con la promessa di pagare gli stipendi. Anche allora, i calciatori non ricevettero alcun soldo. A marzo, Benedetto Mancini e Nicola D’Andrea rilevano la società, promettendo di pagare i compensi arretrati. Il 4 aprile, giorno del D-Day a Lucca, si scoprirà l’ennesima novità di una stagione ingiusta per la storia di un club come la Lucchese.