Una sconfitta che pesa come un macigno per la Pergolettese: al Voltini di Crema, il Fiorenzuola vince 0-1, e sorpassa i gialloblù, ora sempre più in basso in classifica. E, in casa, per i lombardi non arriva una vittoria dall’11 dicembre. Una situazione di cui l’allenatore Stefano Lucchini è ben a conoscenza.
“In questi momenti negativi, l’allenatore è il primo responsabile dei risultati”, ha detto l’ex difensore dell’Atalanta in conferenza, rispondendo alla nostra domanda. “La decisione spetta alla società. Dalla mia ho sempre lavorato per dare il massimo e si è creato un bel team con la squadra e lo staff. Abbiamo dimostrato di saper giocare a calcio e avere una organizzazione. La dirigenza fa le sue valutazioni se non arrivano i risultati. Ne sono consapevole”.
Una partita, quella di questa sera, in cui l’equilibrio ha regnato sovrano: “Purtroppo o per fortuna nel calcio nelle gare brutte si ha sempre possibilità di portare a casa risultati positivi. A noi succede molto raramente. Da ciò che si è visto in campo, oggi il Fiorenzuola è stato più in possesso della palla, è vero. Ma per quanto è stato creato, probabilmente sarebbe stato più giusto il pareggio. L’abbiamo preparata per vincere e con Arini abbiamo avuto una grande occasione per sbloccarla. Se quel pallone fosse entrato, penso sarebbe andato tutto diversamente”.
Invece, a segnare è stato il Fiorenzuola, con Sartore, al 78′ minuto. Un’azione che inizia con un episodio arbitrale dubbio: il guardalinee alza la bandierina per segnalare il fuorigioco di Mamona, ma l’arbitro fa cenno di continuare; la difesa gialloblù, allora, si guarda attorno cercando di capire: ne approfittano i rossoneri che trovano il cross del gol.
“Ciò che è successo non è un alibi”, dice Lucchini. “Fermarsi è stato un errore. Quella palla non doveva passare, ci siamo fatti gol da soli: è rimbalzata sulla gamba di Sartore e così è entrata. I ragazzi hanno sentito la voce del guardalinee che chiamava il fuorigioco e probabilmente si sono lasciati influenzare. Abbiamo sbagliato”.
C’è rammarico nella voce dell’allenatore della Pergolettese: “Alla prima occasione che gli altri creano, ci fanno gol. E penso che questo sia dovuto al fatto che, oltre a due/tre elementi di personalità ed esperienza, abbiamo una rosa giovane. Appena la situazione si fa difficile, per noi la palla inizia a scottare. Diventa bollente. E tendiamo a buttarla via. Come squadra abbiamo bisogno di manovrare il gioco, e quando non ci riusciamo, diventiamo vulnerabili”. I gialloblù devono ora cercare di uscire da questa difficile situazione. “Ci manca cinismo, ma anche un po’ di fortuna”… non guasterebbe.
A cura di Luca Bendoni
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