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Nonno Tommaso, Materazzi e il gol con la Turris: la storia di Alessio Maestrelli

Maestrelli turris

Credit: Turris

Segnare il gol decisivo per la vittoria. Farlo al 97′ a partita ormai finita. Cosa si prova? Chiedere ad Alessio Maestrelli, che con la sua rete ha fatto festeggiare la sua Turris nella partita contro il Potenza. Un gol speciale. Infatti, è il primo da professionista per il difensore classe 2003. Il calcio era nel suo destino. Il motivo? Basta osservare con un po’ di attenzione il suo albero genealogico. Da una parte il nonno Tommaso, allenatore della Lazio campione d’Italia nel 1974; dall’altra c’è lo zio, Marco Materazzi. Ora Alessio vuole portare avanti questa grande tradizione che vive nella sua famiglia.

Maestrelli turris
Credit: Turris

Alessio Maestrelli, quando il calcio è un affare di famiglia

La storia di Alessio tiene viva una tradizione calcistica di famiglia. Il pallone come filo conduttore. Il classe 2003 è nipote d’arte. Il nonno e lo zio sono due personaggi che hanno inciso profondamente nella storia del nostro calcio. Nella stagione 1973-74 di serie A, la Lazio conquista il suo primo titolo di campione d’Italia. A guidare dalla panchina i biancocelesti di Chinaglia e Wilson, c’era proprio il nonno di Alessio. Una cavalcata indimenticabile, quella di Tommaso Maestrelli e della sua Lazio, che è rimasta scolpita nel cuore di tutti i tifosi. E tra questi ce n’è uno speciale, suo nipote Alessio: Sono malato della Lazio e quando posso vado all’Olimpico. Ogni volta che sento l’inno per nonno Tommaso mi vengono i brividi”.

E poi c’è lo zio Marco, difensore simbolo della storia recente dell’Inter e della nazionale italiana. Ad Alessio, dopo il gol contro il Potenza, sono arrivati i complimenti di zio Marco, che però ha tenuto a ricordagli una cosa: “Mi ha detto che il calcio è fatto del domani più che dell’oggi. Bisogna subito pensare alla prossima partita. E soprattutto essere più contenti per la vittoria della squadra che per se stessi, perché da soli non siamo nulla”. Due eredità pesanti per il classe 2003, ma anche la possibilità di imparare da insegnamenti come questi. Infine, c’è anche il fratello Andrea, anche lui ex giocatore professionistico.

Maestrelli

Maestrelli e la Turris

Il difensore centrale della Turris è arrivato quest’estate dalla Primavera del Frosinone. Con la squadra ciociara è cresciuto e ha fatto tutta la trafila delle giovanili. Nella scorsa stagione è stato un pilastro dei suoi, con 33 presenze e 2 reti all’attivo. Un anno prima, con Fabio Grosso in panchina, aveva anche esordito in Serie B in un Lecce-Frosinone di inizio aprile. Adesso, le speranze di Alessio sono riposte nella sua nuova avventura con la Turris. 47’ minuti complessivi giocati nelle prime 8 di campionato: il classe 2003 ha fatto fatica a trovare spazio fino ad ora. Ora il gol decisivo e un futuro tutto da scrivere.

A cura di Lorenzo Avagliano