Andrea Magrassi è uno di quei giocatori che riesce a far sentire la propria presenza in campo. Si parla di un giocatore alto 1.94 cm, di certo non uno facile da tenere, che fa del proprio fisico un’arma in più. Il suo futuro potrebbe, però, non essere alla Virtus Entella. Su di lui ci sono il Crotone e il Cittadella, con quest’ultima che lo vorrebbe portare in Serie B.
L’avventura nel mondo del calcio del classe ’93 parte con le giovanili del Brescia, finendo poi per essere notato dalla Sampdoria. Purtroppo, però, nonostante la chiamata in prima squadra non riuscirà mai a debuttare finendo in un giro di prestiti durato anni. Il primo arriva nel 2012 all’attuale Portogruaro, dove non incide particolarmente, giocando appena 121′ minuti distribuiti in 9 presenze. Da lì continuerà il suo girovagare, passando per Real Vicenza, Martina Franca, Olhanense, Mestre, Ostiamare e Calvi Noale. In quest’ultima inizierà la sua scalata, dove in pochi mesi colleziona 21 presenze e 8 reti.
Magrassi troverà la propria consacrazione nella squadra maceratese. Al Matelica, infatti, in una sola stagione colleziona 37 presenze con ben 19 gol guadagnandosi la chiamata della Virtus Entella dove ancora oggi gioca. Dopo un giro di prestiti tra Ravenna, Cavese, Virtus Verona e Pontedera – 27 reti in 100 presenze – tornerà a Chiavari. Sarà nella stagione 2021-2022 che troverà, finalmente, la sua definitiva consacrazione.
Se la Virtus Entella è riuscita ad arrivare ai Play-Off di Serie C lo deve anche al contributo di Magrassi. Tra tutte le competizioni, infatti, il classe ’93 ha collezionato 44 presenze, 11 reti e 3 assist aiutando la squadra a raggiungere il quarto posto nel girone B. Purtroppo, però, l’avventura dei biancocelesti si è fermata ai quarti di finale contro il Palermo. Due partite combattutissime, ma dove la Virtus Entella si è dovuta arrendere. Il calciatore potrebbe, però, giocare comunque il prossimo campionato di Serie B. Su di lui c’è il Cittadella, che lo sta contendendo al Crotone. Per lui si aprono due piste: la permanenza in Serie C o l’esperienza in cadetteria.
Non solo un campione all’interno del campo, ma anche fuori. Magrassi, infatti, condivide la propria passione per il calcio con la propria famiglia. Specialmente con suo figlio, su cui disse: “Ha sempre avuto questa passione. Viene sempre allo stadio a vedere sia gli allenamenti sia le partite. Lui è nato con il pallone. Anche a casa mi chiede di provare gli stop e giocare, cose che ovviamente non facevo io alla sua età“. Un giovane attaccante che, chi lo sa, in futuro potrebbe ripercorrere le orme di suo padre.
A cura di Giuseppe Federici
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