“Crederci sempre. Mai mollare, anche se giochi nei dilettanti. Bisogna avere pazienza e puntare in alto, le opportunità prima o poi arrivano per tutti”. Un sogno realizzato partendo dalla Promozione per arrivare tra i professionisti: la storia di Maguette Fall. Un percorso lungo e faticoso quello dell’attaccante senegalese, ma l’ennesima dimostrazione che il duro lavoro paga sempre. Grinta e determinazione, abbinate al giusto contesto. Elementi che hanno permesso a Fall di giocare stabilmente in Serie C. Un cammino che parte dal lontano 2006, anno dell’arrivo nel nostro paese. Mette in mostra il proprio talento negli oratori, poi con le maglie di Mariano, Casatese e Vis Nova. Prima della chiamata della Giana Erminio. Il suo pensiero adesso è fisso sull’obiettivo della squadra, da raggiungere insieme ai suoi compagni: la salvezza. Un tassello alla volta per arrivare al desiderio più grande: l’esordio con la maglia della nazionale del Senegal.
“Mi piaceva molto la scuola”, questa la priorità di Maguette in Senegal. Il calcio passava in secondo piano, ci giocava ogni tanto con gli amici. Inizia ad avere un ruolo fondamentale nella sua vita solamente all’età di 12 anni. “Sono venuto in Italia nel 2006 e ho iniziato a giocare a calcio nel campo dell’oratorio. La vittoria dei mondiali dell’Italia contro la Francia mi ha dato la forza di intraprendere questa strada. Quella vittoria, nella città, e in tutto il paese è stata importante. Tutti parlavano di calcio”. Dal campo dell’oratorio alla Serie C, passando per la D. “Esordire in Serie C è stato emozionante, erano diversi anni che ci provavo. Ho iniziato a giocare in Promozione, poi Eccellenza e successivamente sono rimasto tre anni in Serie D”. Attesa. Un termine che non ha mai spaventato Maguette Fall.
Per una persona non italiana non è facile arrivare nel campionato professionistico. “Potevo arrivarci prima, ma essendo uno straniero e non avendo la cittadinanza italiana l’unico modo era vincere il campionato per giocare in Lega Pro. Grazie alla Giana Erminio sono riuscito a realizzare questo sogno”. Un traguardo raggiunto grazie al lavoro, la determinazione e il supporto della famiglia. “Da quando ho iniziato a giocare papà mi è sempre stato vicino, ci sentiamo spesso e mi dà tanti consigli. Sapere di avere accanto una famiglia così presente mi aiuta a crescere, dal punto di vista professionale e personale”. Oltre alla famiglia, uno dei punti di riferimento di Fall è il capitano del Borussia Dortmund, Marco Reus: “Sono un tifoso del Borussia. Il mio idolo gioca lì da tanti anni. Mi piace molto il suo stile di gioco, se ho intrapreso questa carriera in gran parte lo devo a lui”. Reus come fonte d’ispirazione in campo e non solo, ma per caratteristiche il modello è Rafael Leao: “È un giocatore formidabile. Mi rispecchio molto in Leao. Al di là della velocità, siamo molto simili tecnicamente”.
Il 3 settembre 2023 è una data indelebile nella memoria di Fall. In trasferta contro l’Aurora Pro Patria, arriva il debutto ufficiale tra i professionisti: “A inizio secondo tempo abbiamo subito il gol dell’1-1. Non vedevo l’ora di entrare, volevo aiutare la squadra. Al ventiduesimo del secondo tempo l’allenatore mi chiama, era il mio momento. Prendo il posto di Verde. Dopo due minuti realizzo il gol vittoria. Una sensazione indescrivibile”. La vittoria in un nuovo campionato richiama alla mente di Fall le emozioni vissute qualche mese prima. “Non mi aspettavo di vincere il premio di capocannoniere al primo anno con la maglia della Giana. Ho lavorato tanto per arrivare a quei livelli, ma era più importante il risultato della squadra. Non dimenticherò mai le emozioni vissute dopo aver conquistato la promozione, è uno dei ricordi più belli”.
Ma Maguette Fall non ha sempre ricoperto questo ruolo: “Ho cominciato a giocare da esterno offensivo. Per un periodo ci siamo ritrovati senza una prima punta e mi hanno spostato più al centro. Da quel momento son diventato un centravanti”. Un vestito cucito su misura dall’allenatore, per continuare a portare la Giana sempre più in alto. “Ogni giorno mi alleno per fare bene e raggiungere gli obiettivi prefissati. Mancano ancora poche partite, vogliamo chiudere la questione salvezza il prima possibile. Se poi saremo ai playoff..”. Un’interruzione che sottolinea quanto siano scaramantici nel mondo del calcio.
L’obiettivo, come detto, è la salvezza. Tuttavia i playoff sono un sogno raggiungibile e al contempo inaspettato per una squadra neopromossa. “All’inizio pensavo sarebbe stato più difficile rispetto alla serie D, invece mi sono adattato rapidamente, non ho avuto grossi problemi. Siamo in una buona posizione in classifica e conoscendo i miei compagni e l’allenatore so già che lavoreremo duramente ogni giorno per fare ancora meglio”. Un matrimonio iniziato nel 2022, ma che sarebbe potuto arrivare prima: “Ho accettato la proposta della Giana perché conoscevo molto bene questa realtà.
Nel 2021 ho sostenuto un provino con loro, mi hanno cercato per diverso tempo. Purtroppo a causa degli impegni lavorativi non potevo continuare, ma sono felice del percorso che stiamo portando avanti insieme”. Il 2023 è stato un anno importante per la squadra di Chiappella, che si sta confermando anche nella stagione 2024. La squadra di Gorgonzola può inoltre contare su dei tifosi instancabili. Un elemento fondamentale per ogni giocatore. “Giocare in questo campo è un’emozione indescrivibile. Il pubblico non ci fa mai mancare il proprio sostegno e penso sia una cosa positiva e non scontata. Quando arrivo in campo non vedo l’ora di fare gol per festeggiare assieme a loro. Sono il dodicesimo uomo in campo”.
Una squadra, oltre al sostegno dei propri tifosi, deve essere compatta all’interno dello spogliatoio e tutto parte dall’allenatore. Chiappella è riuscito a istaurare un rapporto significativo con tutti i suoi giocatori. “È un allenatore giovane, ma con tanta esperienza alle spalle. Riesce sempre a trovare le parole giuste, al momento giusto. Per me è come se fosse un fratello maggiore”. Un legame diverso rispetto a tutti gli altri allenatori che Maguette Fall ha avuto nella sua carriera sino a qui. “Con lui c’è un buon rapporto. Già l’anno scorso ci eravamo trovati bene. Parliamo tanto ed è questo che secondo me fa la differenza”.
Ma l’allenatore non sempre basta, bisogna creare un gruppo di lavoro solido, duraturo e Chiappella ci è riuscito. “Siamo un gruppo fantastico. Ci conosciamo da due anni ma è come se ci conoscessimo da tutta la vita. Siamo molto uniti e concentrati, come si evince anche dai risultati. Sono contento di far parte di questa realtà”. Ma la prima impressione non si scorda mai. “Nel 2022 quando sono arrivato alla Giana mi ha fatto piacere ritrovare alcune vecchie conoscenze. Carlo (Pirola) lo conoscevo già dai tempi di Casate, anche se abbiamo condiviso solo un piccolo periodo. Con Marco (Ballabio) ci ho giocato un anno e mezzo alla Vis Nova. Ho ritrovato anche tanti ragazzi contro i quali ho giocato in Serie D, ma eravamo comunque amici. Questo mi ha aiutato tantissimo nel percorso di crescita”.
Instaurare un rapporto di fiducia con i compagni di squadra è essenziale, così come l’amicizia fuori dal campo. “Mi sono legato moltissimo ad Alessandro Lamestra. Ci ho giocato contro, sapevo che era un calciatore fantastico. Siamo molto amici”. Durante il mercato di gennaio il capocannoniere della Giana Erminio, Tommaso Fumagalli, si è trasferito in Serie B al Como e Maguette ha ereditato il suo primato. “Sono molto contento per lui. Nella prima parte di campionato è stato devastante e meritava il salto di categoria. Relativamente alle mie statistiche sono soddisfatto del numero di gol realizzati, ma vorrei migliorare sempre di più per essere un attaccante completo. Raggiungere subito la doppia cifra è un primo passo. Ora devo continuare a segnare per aiutare la squadra a raggiungere il nostro obiettivo il prima possibile”.
Ma la complicità durante una partita, si sa, è un elemento cruciale quando si vuole puntare a fare risultato. Un connubio perfetto Maguette Fall lo ha costruito con Franzoni, con il quale forma la coppia gol più prolifica della Giana Erminio. “Con Andrea mi trovo veramente bene. Lui gioca da mezz’ala, ma i suoi tempi d’inserimento sono da attaccante puro. Per un centravanti trovare un centrocampista che faccia quel tipo di lavoro è strepitoso. Sta disputando una grande stagione ed è un bravo ragazzo. Spero continui così”. Complicità, unione e determinazione, la formula per raggiungere gli obiettivi individuali e collettivi sotto la guida di capitan Chiappella.
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