Si scrive Mattia Maita, si legge Baricentro. La lettera maiuscola non è però un errore: è il sintomo, piuttosto, di quanto il centrocampista 27enne sia diventato una pedina chiave per gli schemi di Michele Mignani, che ha fatto a meno di lui solo quando costretto ai box da un infortunio. Cambiano le formazioni, cambiano i compagni di squadra ma il numero 4 è sempre lì, nel cuore delle operazioni. Che sia da mezzala o da play nel 4-3-1-2 che sta guidando i biancorossi sulla vetta del girone C di Serie C, cambia poco. Il centrocampista siciliano è uno dei must have dell’allenatore biancorosso: in 19 partite ufficiali in stagione, Coppa Italia inclusa, Maita è stato titolare 18 volte. L’unico forfait, causa passaggio in infermeria, è maturato il 6 novembre a Castellammare di Stabia: il Bari perse 1-0, per il secondo (e sin qui ultimo) stop del campionato.
L’importanza del centrocampista arrivato in Puglia dal Catanzaro (dove era stato pilastro e capitano) a gennaio 2020 passa da un numero: 1529. Tanti sono i minuti giocati sin qui in stagione. Mignani lo ha tenuto in campo dall’inizio alla fine in 13 occasioni, sostituendolo nel finale – a risultato acquisito – altre quattro volte e rinunciando a lui dopo 30 minuti causa infortunio solo contro il Catanzaro, a fine ottobre. Lui ha ricambiato con il gol nel derby contro il Foggia, tre assist per i compagni e un contachilometri scaricato alla fine di ogni partita. Un’altra storia rispetto al Maita opaco della prima parte del 2021: condizionato dal Covid che l’aveva colpito poco prima di Natale, nemmeno ridestato dal rinnovo di contratto fino al 2024 che la società gli aveva fatto sottoscrivere a marzo. Sin dal suo arrivo a Bari, Mignani ne ha fatto un elemento chiave: da mezzala o play, non c’è stato centrocampo senza Maita. “Non sa nemmeno lui quanto potenziale ancora inespresso ha – dice del numero 4 l’allenatore – può ancora crescere tanto”.
La maturità fuori dal campo, con una paternità in arrivo, è un dato di fatto, quella in campo pure. Eppure c’è un Maita ancora tutto da scoprire. Della stessa lunghezza d’onda di Mignani è il suo procuratore, Maurizio De Rosa: “Mattia crescerà tanto, migliora man mano che si alza il livello lui migliora: è un perfezionista. Vuole la B con il Bari – spiega – dove può crescere ancora? Soprattutto nella conclusione, nelle sue corde ha molti più gol di quelli che fa“. Il gol è il regalo di Natale che Maita spera di ottenere. In 55 presenze con il Bari ne ha messi a segno 3. L’obiettivo è regalarsi una gioia personale di qui a Natale, con le sfide al Palermo prima e al Potenza poi. Parola di Mattia Maita, il Baricentro.
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