Si legge Mattia Maita, si scrive insostituibile: nel Bari di Michele Mignani nessun giocatore di movimento è sceso in campo quanto numero 4. Sono ben 2694 i minuti giocati in stagione dal centrocampista originario di Messina, con radici calcistiche in Calabria e un presente in Puglia. “Non sa nemmeno lui quanto potenziale ancora inespresso ha – ha spesso detto sul suo conto l’allenatore – può ancora crescere tanto”. Intanto, però, Mignani se lo coccola e ne ha fatto un elemento imprescindibile per la rosa che oggi guida dall’alto verso il basso il gruppo C di Serie C.
Con la partita contro la Juve Stabia, Maita ha sorpassato Frattali nella classifica dei giocatori più impiegati nella rosa del Bari 2021/22. A completare lo speciale podio c’è Emanuele Terranova, staccato di oltre 200 minuti. Morale della favola: quando Mattia è a disposizione, Mignani lo impiega. Cambiano le formazioni, cambiano i compagni di squadra ma il numero 4 è sempre lì, nel cuore delle operazioni. Che sia da mezzala o da play nel 4-3-1-2, cambia poco. Il centrocampista siciliano è una delle certezze di Mignani: in 33 partite ufficiali in stagione, Coppa Italia inclusa, Maita è stato titolare 31 volte. Gli unici due forfait, causa passaggi in infermeria, sono arrivati il 6 novembre a Castellammare di Stabia, quando il Bari perse 1-0, e il 23 gennaio contro il Catania. Delle 12 partite chiuse senza successi dai biancorossi, due coincidono con le assenze di Maita.
“Abbiamo aggiunto un altro mattoncino al palazzo che stiamo costruendo” ha detto Maita dopo l’1-0 alla Juve Stabia di mercoledì scorso. Parole di chi è in Puglia da poco più di due anni e una promozione l’ha già sfiorata, in quella finale playoff persa il 22 luglio 2020 a Reggio Emilia. Da quella data, il Bari ha cambiato tre allenatori, passando da Auteri a Mignani con Carrera nel mezzo, ma Maita è rimasto al centro del campo. E con Mignani ha scritto un’altra storia rispetto al Maita opaco della prima parte del 2021: condizionato dal Covid che l’aveva colpito poco prima di Natale, nemmeno ridestato dal rinnovo di contratto fino al 2024 che la società gli aveva fatto sottoscrivere a marzo. “Vogliamo regalare questa gioia a tutti i tifosi, alla società e anche a noi dopo un anno di sacrificio – è la sua determinazione – abbiamo un obiettivo in testa, piano piano ci stiamo arrivando”.
Cancellare dubbi sul campo: una professione che Maita predica ogni volta che indossa gli scarpini. Lo ha fatto anche quando è tornato a giocare da mezzala dopo l’arrivo di Raffaele Maiello nel calciomercato di gennaio. Il ruolo conta poco, conta la testa. “Se ho giocato sempre in Serie C vuol dire che era giusto così. Ora voglio meritarmi la B in biancorosso” è il suo manifesto di stagione. La promozione è il regalo che lo stacanovista di Mignani chiede per l’estate 2022. Insieme magari a un altro gol, il suo cruccio a Bari: in 78 presenze ne ha segnati 3. Chissà che di qui a fine campionato non posssa arrivare quello più importante.
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