Parlare di Maldini e della Pro Sesto vuol dire parlare di una storia d’amore nata, ormai, anni fa. Per il terzino lo stadio “Ernesto Breda” ha significato tanto. È stata la casa da cui ripartire. In cui crescere e riscattarsi. La realtà in cui ritrovarsi e ritrovare quella continuità e quella fiducia non avute nelle esperienze passate. Una nuova pagina da scrivere con cui chiudere il capitolo del passato. Un nuovo presente da costruire, con un futuro all’orizzonte. Come con tutte le case in cui si cresce, Christian ormai alla Pro Sesto ci è legato. La Pro Sesto l’ha accolto e l’ha aspettato. E Christian ha ripagato la fiducia. Giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, si è conquistato il suo posto. Nella squadra e nella storia di questa società.
Christian inizia la sua carriera in rossonero. I primi passi sono nel Milan, la società a cui inevitabilmente il suo cognome sarà per sempre legato. Gli anni passano e arriva fino alla Primavera, con una parentesi al Brescia. Poi il salto tra i grandi. Si va in Lega Pro, alla Reggiana. Un’esperienza che dura pochissimo. “Ho fatto il ritiro con loro, con un anno di contratto e un’opzione per il secondo, ma durante il ritiro ho avuto delle incomprensioni con l’allenatore e ho deciso di andare via in prestito”, spiegò tempo fa ai microfoni di gianlucadimarzio.com. A condizionarlo, negli anni, anche i due gravi infortuni: la rottura dei legamenti crociati.
Nell’ultimo giorno di mercato cambia aria. Anzi, cambia proprio Paese. Si vola a Malta: “L’idea di provare un’esperienza all’estero non mi dispiaceva, e poi si trattava sempre d serie A”. Ma anche all’Hamrun Spartans non trova la realtà giusta per lui e a gennaio torna in Italia. Per la precisione alla Pro Sesto in Serie D. Poi nelle due stagioni successive Fondi, Pro Piacenza e Fano. Salite e ostacoli in un percorso che troppo spesso ha presentato difficoltà nel suo divenire. Anni complicati. Perché, soprattutto in un giovane ragazzo, fiducia e continuità rappresentano due variabili essenziali. Ma la vita, così come il calcio, spesso, non è come ce la si immagina. Ti fa scontrare con la fredda realtà. E Christian l’ha ben presto imparato.
Nell’estate del 2019, il ritorno alla Pro Sesto, sempre in Serie D. Si torna vicino a Milano, non lontano da casa. E casa, ben presto, lo diventa anche lo stadio “Ernesto Breda”. Prima la promozione in C, poi le due stagioni in cui Christian, finalmente, trova la continuità tanto desiderata. Prestazioni e carattere. Il difensore diviene una pedina importante e sul campo da gioco e all’interno dello spogliatoio. Uno dei senatori e dei giocatori di maggior esperienza, insieme al capitano, Luca Scapuzzi. La Pro Sesto, per Christian, è stato ed è tutto questo. Un punto di (ri)partenza. La pagina di un nuovo capitolo della sua carriera e della sua vita, in cui, dopo diverso tempo, sono il sorriso e la tranquillità ad essere protagonisti. Christian è cresciuto. Non è più il ragazzo appena uscito dal settore giovanile rossonero. Ostacoli e cadute. Il ragazzo è diventato uomo, anche grazie ai passaggi più duri. Perché siamo ciò che abbiamo vissuto. Gioie e ferite. Frammenti che hanno dato forma alla sua spensierata maturità.
In attesa della ripresa degli allenamenti e del campionato, ha sfruttato la pausa natalizia per godersi un po’ la famiglia. Christian è tornato a casa. Anche se, un’altra casa se l’è costruita. Da Milano a Sesto. In mezzo le tappe della sua carriera. Esperienze di calcio. Esperienze di vita. Il breve-lungo viaggio di Christian Maldini.
A cura di Nicolò Franceschin
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