Mantova, Cesena, Juve Stabia e Carrarese: “Buon Natale Serie B”
I regali della Lega Pro alla Serie Bkt 2024/2025: Mantova, Cesena, Carrarese e Juve Stabia
Calma. Il desiderio di estraniarsi. Serenità e spensieratezza. La sensazione di potersi allontanare dal superfluo riprendendo il contatto con gli aspetti più umili, sinceri e profondi. A Natale la realtà che ci circonda assume forme diverse. È come se il vortice del quotidiano all’improvviso si fermasse.
È il momento delle valutazioni. Per ricongiungersi con l’intimità e gli affetti più stretti. Tra sorrisi e gioie. Per celebrare e rivivere quelle più vere, ricche di sentimenti. Emozioni. Il fervore dell’immaginazione. Ci piace disegnare così il Natale del calcio italiano. La festa nella quale conoscere, approfondire e apprezzare i doni portati dallo scorrere di un pallone. E così sotto l’abete della Serie Bkt 2024/2025 sono quattro i regali scartati. Portati da un Babbo Natale d’eccezione: la Lega Pro. Mantova, Cesena, Carrarese e Juve Stabia. Neopromosse che stanno arricchendo il già importante patrimonio della seconda serie italiana.
Troppe le definizioni del Natale. Per alcuni incredibile. Come raccontare di un Mantova risorto dalle sue ceneri due anni fa, come nelle più belle delle favole della Fenice. Travolgente: il Natale del Cesena. Un sentimento di felicità iniziato nel settembre del 2023 che continua ancora oggi lungo le sponde del Savio. Sotto i colori di 96 luci accese che riflettono sul prato dell’Orogel Stadium.
Entusiasmante. Perché la formula corretta a volte è frutto del contesto. È ciò che stanno portando in giro per gli stadi italiani della Serie B Guido Pagliuca e la sua rivelazione Juve Stabia: auguri cadetti! Imprevedibile. È l’essenza delle sorprese. Attese per anni Buon Natale Serie B dalla Carrarese!
Mantova, sulle ali delle emozioni
Un fallimento quasi certo. Lo spettro dei dilettanti che ombreggia sul campo del Martelli. La sofferenza di una città ieri; un Natale diverso quello di oggi. Che brilla di luce propria come il Mantova di Possanzini che dopo il dominio del girone A di Serie C nella passata stagione sta correndo lungo la salita del campionato di Serie B. Undicesimo posto, 18 punti e un mantra degno del periodo: umiltà e umanità. Doni, è proprio il caso di dirlo, cercati, voluti, studiati e ottenuti. Un’attenzione profonda e mirata all’uomo come cardine del progetto. La strategia chiara, semplice e sincera del Ds Christian Botturi. “Giocatori sanguigni” – li definisce. Capaci di trasmettere emozioni: stimoli più forti di tutto.
Dalla commistione di qualità umane diverse l’una dall’altra il Mantova risorge dalle sue ceneri e come la Fenice torna a volare nei cieli più belli. Le ali di saggezza e consapevolezza delle responsabilità rappresentate da capitan Burrai; i sorrisi rassicuranti di Mensah. Le parole sincere dell’esperienza: Giacomelli e Bombagi. I gol, il cuore e il rispetto per questo sport dell’anima biancorossa: Francesco “Galu” Galuppini. Mescolati con quel sano, spontaneo e necessario sentimento di libertà di istinto tipico dei ragazzi. La voglia di emergere e mostrarsi. Fiori, Fedel, Bragantini, Wieser, Trimboli. Tanti i giovani plasmati all’ombra della Curva Te. Che oggi canta, sogna e ringrazia. Infine, l’artefice di tutto. Artista silenzioso, mai sopra le righe, chiuso fra sé e i suoi ragazzi. Davide Possanzini, l’incredibile semplicità di amare ciò che fai. Auguri Mantova, Buon Natale Serie B! Firmato Lega Pro.
Famiglia: Natale a Cesena
La memoria di un’annata unica riaccesa dall’urlo di 25mila anime in una frazione di secondo. In un fresco pomeriggio di fine marzo per cancellare sei lunghi e tristi anni di sacrifici e rinunce. È con questa immagine che il Cesena si presenta sotto l’albero di Natale della Serie B. Il tassello decisivo di un mosaico perfetto in tutti i suoi aspetti. E una Serie B che ringrazia per aver ricevuto in dono una realtà costruita sulle proprie tradizioni che da un sesto posto momentaneo non smetterà di coltivare il proprio seme. Insieme. Circondarsi di affetti; amicizie; persone care con le quali condividere sentimenti; gioie e dolori. Questo uno degli aspetti più dolci del Natale. Famiglia, simbolo del Natale e del Cesena dei record. Protetta e custodita da un Domenico Toscano (oggi al Catania) che “ha voluto prendermi cura di ciascuno di loro”.
Il record storico di 96 punti in Serie C; 30 vittorie in campionato; 2 sole sconfitte; 80 gol segnati, miglior attacco della categoria e seconda miglior difesa in Italia; il primo posto del girone B blindato fin da subito; la Supercoppa Italiana. Ma soprattutto il cuore di 22 amici prima che colleghi. La forza straripante dei romagnoli: il gruppo. L’unità di intenti, il desiderio di aiutarsi l’un con l’altro, di non lasciare indietro nessuno. La leadership di capitan De Rose, la passione e l’amore di Ciofi, la “tigna” dei cugini Prestia Silvestri, gli assist e le sgroppate di Adamo e Donnarumma: pilastri di un sistema innestato sulle proprie radici. Quelle di un vivaio ricco di tifosi prima che di calciatori. Ragazzi cresciuti nel mito del Manuzzi come Berti, Pieraccini e Francesconi. Tra sorrisi e soddisfazione portano il gruppo all’immedesimazione totale. Mostrando al popolo della Serie C il valore di indossare la maglia bianconera. E poi Cristian Shpendi: gli auguri di Natale più sinceri e apprezzati dalla Serie B.
Entusiasmo e condivisione: la tradizione a Castellammare
Sorrisi. Divertimento. Spontaneità. Passione. In una parola: entusiasmo. Quello di una Serie B che nell’imbandita tavola del Natale 2024 trova come dessert una dolcissima chicca servita dalla Lega Pro 2023-2024. La Juve Stabia di Guido Pagliuca che dall’alto del suo quarto posto sta regalando al campionato cadetto l’outsider che fa bene allo sport. Nessun segreto per i gialloblù di Castellammare. La promozione è frutto della semplicità e del desiderio. L’abilità di un allenatore nel far sentire tutti i suoi atleti nel posto giusto. Riconoscere a ciascuno i propri meriti. Scovarne le qualità e difetti. Sicurezze, come le mani Thiam. Lì dove l’istinto è padrone. Il piatto principale. La certezza che non può mancare: il carisma e l’attaccamento di capitan Gerbo. L’accompagnamento perfetto espresso nella passione di Mignanelli.
Meli e Mosti il servizio d’argento degno delle grandi occasioni. Fino al brindisi. Tutti in piedi al Menti. In alto i calici per Candellone e Piscopo. Niente Aglianico nelle case dei tifosi della Juve Stabia. Quest’anno sulle coste dello splendido Golfo di Napoli il Natale si celebrerà con calici di Lambrusco. Offre Andrea Adorante. Al Chianti e al Brunello per i più sofisticati penserà Pagliuca. Mentore e condottiero di una Juve Stabia da Serie B. E forse…In fondo, è Natale.
Un Natale (C)arrarese dopo 76 anni
Stupore. Felicità. Sorpresa: un bimbo la mattina del 25 dicembre. Chissà se anche il popolo della Serie B reagisce così alla notizia della promozione della Carrarese. I toscani sono il classico regalo inaspettato. Atteso, cercato, sfiorato e sfuggito per nulla da settantasei anni. Nell’anno dell’entrata in vigore della Costituzione italiana, della nomina del primo presidente della Repubblica eletto Luigi Einaudi, dell’avvio del Piano Marshall firmato dal presidente Usa Harry Truman, della sottoscrizione della Dichiarazione universale dei diritti umani. Dal 1948 i giallazzurri ritornano in seconda serie italiana.
Un avvio di stagione sottotono, l’esonero del primo allenatore Dal Canto e il subentro di Antonio Calabro. La sfrenata fiducia nel gruppo. La capacità di riportare serenità e tranquillità. Terzo posto in classifica e playoff dominati. “Fortuna mea in rota” recita il simbolo della città. Gira, la buona sorte gira e sceglie chi premiare. Atteggiamento, coesione e consapevolezza di non aver nulla da perdere. Così capitan Della Latta e compagni, passo dopo passo, costruiscono la loro favola. Il calore latino acceso sugli spalti dello stadio Dei Marmi dai gol e dalle giocate di Schiavi. La freddezza semplice di Panico e il sorriso sempre acceso di Finotto(LEGGI QUI). L’esperienza d’altra categoria a difesa dell’equilibrio: Bleve e Di Gennaro. La sicurezza certificata Capello e l’irrefrenabile grinta di chi sa di essere entrato in un (suo) sogno: Zuelli e Zanon. La bellezza di essere giovani. La ruota gira, anche quella della Serie B. Auguri da Carrara!