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Mantova, la cura Mandorlini: “Stiamo guarendo, questo 0-0 un brodino caldo”

Il primo Mantova di Andrea Mandorlini pareggia 0-0 nel derby-salvezza in casa della Pergolettese. L’ex allenatore del Verona, tornato in panchina in settimana dopo oltre un anno, ha schierato una squadra compatta e organizzata. Chiuso dietro la linea della palla, i biancorossi hanno giocato la partita su contropiedi e fisicità, cercando uno spunto del trio offensivo, Guccione, Mensah, Bocalon. Niente da fare, però. La Pergolettese ha gestito il pallino della gara, impostando con il doppio play Mazzarani-Artioli a centrocampo. Il Mantova ha coperto bene gli spazi e non ha concesso profondità agli attaccanti avversari, portando a casa un punto prezioso. E soprattutto mantenendo la porta inviolata, dopo aver subito 11 gol nelle ultime tre partite. I biancorossi restano diciottesimi, a 32 punti, ma il Pergo non allunga ed è ancora a due sole lunghezze, assieme a AlbinoLeffe e Sangiuliano.

Mantova, le parole di Mandorlini

Sempre sull’attenti, Mandorlini ha fatto sentire voce e carisma. Grinta. Viene anche ripreso dall’assistente, a pochi minuti dalla fine, perché entra di qualche passo in campo: “Eravamo stanchi, c’era bisogno di una spinta, anche verbale”, ha spiegato ai nostri microfoni in conferenza stampa. “Siamo ancora un po’ ammalati. Oggi direi che abbiamo preso un brodino caldo, stiamo guarendo, ma non possiamo ancora mangiare la pastasciutta. Ne usciremo un passettino alla volta. Sicuramente possiamo fare meglio, ma siamo stati solidi”. Mandorlini parla con calma, la tensione è scesa. Sotto sotto, in volto, il sorriso di chi è tornato a fare ciò che ama.

Andrea Mandorlini

“Non prendere gol è stato importante”, aggiunge. “Abbiamo concesso poco, solo qualcosa nel finale. Invece dovremo lavorare in attacco, ma oggi non avevamo ancora la solidità per spingerci e offendere. L’importante è non aver perso e siamo contenti, ma non possiamo accontentarci”. La cura Mandorlini è appena iniziata, brodino caldo e testa alla prossima, un’altra finale, contro la Triestina: “Sarà fondamentale”. E il discorso salvezza è aperto, ora più che mai.

A cura di Luca Bendoni