Il primo posto in classifica e le emozioni a bordocampo: l’altra partita di Manuel Pascali I FOTO
Ci sono sempre le storie di campo e le emozioni del bordocampo. E viceversa. Quelle partite che non durano soltanto novanta minuti e che non si giocano solo sull’erba. Perché inevitabilmente il pensiero va sempre lì, a chi sta sugli spalti. Quello sguardo che si cerca dopo un gol, un bacio promesso, un abbraccio ‘sospeso’ che diventa il primo impegno dopo i tre fischi dell’arbitro.
E al Ferruccio dopo la vittoria del Sangiuliano City (1-0 contro la Pergolettese all’8^ giornata di Serie C) lo spettacolo si è spostato a bordocampo. Quinto successo in campionato e primo posto in classifica. Quindici punti come il Renate. Un traguardo incredibile per una neopromossa. Una bella storia alimentata da belle storie.
Pascali, il primo posto con il Sangiuliano e le emozioni a bordocampo
Come quella di Manuel Pascali, capitano del Sangiuliano, 41 anni. Un calciatore da 557 presenze in carriera in totale. Presenze e presenza, lui, di spessore in campo e nello spogliatoio. Protagonista anche di un’altra partita in cui è uscito tutto il Manuel, dopo la prestazione del Pascali con la #29 sulle spalle.
L’uomo che si è avvicinato alla grata che separa campo e spalti e ha trovato suo figlio Filippo di dieci anni (e che gioca negli Esordienti sempre nel Sangiuliano) e l’ha baciato. Occhi chiusi, un sorriso, dita intrecciate. E quella grata è… sparita. Cuore e istinto.
Come quello che poi l’ha portato a raccogliere dalla panchina tutte le felpe dei compagni. Si è accorto che era stato lasciato del materiale e ha pensato che fosse doveroso prendere tutto e portarlo dentro. Azioni semplici. Gesti grandi. Quelle storie nelle storie che restano anche quando le partite finiscono.