Marani: “Magrì è riuscito dove qualcuno rinuncia, deve essere d’esempio”
Inaugurata la nuova tribuna centrale della Nuovarredo Arena di Francavilla. Qui era presente il presidente della Lega Pro Marani. Dopo la partita tra Virtus Francavilla e Monopoli terminata 0-0, Marani ha parlato in conferenza stampa del grande investimento del presidente della Virtus Francavilla Magrì e della riforma dei campionati. Di seguito le sue parole.
“La Virtus Francavilla ha fato un lavoro davvero importante”
Così Marani riguardo l’inaugurazione della nuova tribuna dello stadio Nuovarredo Arena di Francavilla: “Ho avuto il piacere di assistere all’inaugurazione della nuova tribuna dello stadio. Ci tenevo ad esserci anche per la promessa che avevo fatto al presidente Magrì ma anche perché credo che sia giusto che una lega come la nostra, ovvero la Lega Pro, abbia un occhio attento per quello che sono gli impianti, gli stadi e tutti i fondi di investimento che portano funzioni migliori allo spettacolo. Volevo testimoniare in prima persona il lavoro della Virtus Francavilla che è un lavoro veramente importante”.
Ha poi proseguito: “Per lo sviluppo servono infrastrutture. La differenza con gli altri paesi sta proprio negli stadi, infrastrutture, centri sportivi. Importante anche perchè in questa terra a volte è difficile fare investimenti. Magrì è riuscito dove magari qualcuno rinuncia, non riesce per questioni burocratiche. Se c’è disponibilità c’è una fortissima possibilità di riuscire. Oltre a fare questa tribuna ha fatto anche altri sacrifici. Ha anche rinunciato a qualcosa dal lato sportivo per arrivare a compiere questa opera, è la dimostrazione che le cose si possono fare. Questo messaggio parte da Francavilla ma arriva a tutti anche in centri più grandi”.
Marani: “La Serie C Now nel calcio italiano incide come perdite solo per il 6%”
Marani ha poi proseguito in conferenza stampa parlando della riforma dei campionati: “Tema di cui ci stiamo occupando in questo periodo. I club hanno preso una loro posizione. Ripeto un principio guida: credo che per ogni tipo di riforma serve che chiunque rinunci a una parte. Se non si rinuncia a qualcosa è praticamente impossibile arrivare ad una riforma. Se la riforma è che io devo cedere qualcosa e tu non cedi nulla è un po’ complicato arrivare ad una soluzione. Vorrei inoltre ricordare che la Serie C Now nel calcio italiano incide come perdite solo per il 6%. Dato che va ricordato perchè questa lega si è data delle regole serie, dal punto di vista di nuovi debiti non degenera e c’è un controllo dei costi importante. Nelle perdite del calcio professionistico italiano, il 94% non dipende dalla Serie C Now”