Dalle storie, alla…”storia di Matteo Marani”: la Serie C che verrà
Il Torino di Piombo, il giallo sul fallimento del Parma, le corse di Pietro Mennea. Sono solo alcune delle “storie” di Matteo Marani, il nuovo presidente della Lega Pro. Ha preso il posto del dimissionario Ghirelli, dopo la breve parentesi Vulpis. Sempre in giacca e cravatta, come quando si muoveva per i corridoi degli studi di Sky Sport e diffondeva la propria cultura. Il proprio sapere. Lo stile sarà uguale, anche adesso che è diventato il numero uno della Serie C. Sempre in giacca e cravatta, ancora una volta. Ma ora per raccontare un’altra storia. Non meno avvincente delle centinaia diffuse, spiegate, rivisitate. Una missione, oseremmo dire. In cui bisogna “capire il prodotto e poi migliorarlo”, le sue parole presso il Salone d’onore del CONI.
Marani e la Serie C che verrà
“Da un grande potere derivano grandi responsabilità, non dimenticarlo mai”. Era Ben Parker che parlava con suo nipote Peter, il noto Spider-Man nella prima saga del grande classico americano. E come trasferendoci dal mondo cinematografico alla realtà, sembra che lo “zio”, poi assassinato, possa essersi riferito al mondo complicato della Serie C. E dialogasse, proprio con Matteo Marani. Una nuova “inchiesta” e un nuovo giallo da risolvere. Certamente da migliorare.
Lui è pronto: “Noi abbiamo tre cose davanti: sostenibilità economica-finanziaria per primo. C’è bisogno di riuscire a migliorare quella situazione, cercando nuovi ricavi e cercando di contenere i costi. La Serie C è calcio professionistico e ha i costi del professionismo. I presidenti investono tanto, questo sistema va messo in sicurezza”. Idee chiare. Poteri, appunto, da mettere al servizio di un mondo quanto bello tanto difficile. E non sono certo le ragnatele di Spider-Man a poter risolvere l’enigma. No, è la grande forza mentale di un personaggio paziente e attento. Ai particolari, ai dettagli. Proprio come quando deliziava migliaia di telespettatori su Sky Sport.
Una Lega Pro…Mondiale: “Il calcio è una filiera”
Una storia nuova o, se vogliamo, “Mondiale”. Marani è partito da un concetto base: In Serie C hanno iniziato i migliori giocatori del nostro calcio. Un tratto distintivo prima di addentrarsi nei problemi. “La Serie C è stata ed è il più grande patrimonio tecnico del calcio italiano. Qui hanno mosso i primi passi Riva, Baggio, Tardelli, Cabrini, Materazzi, Grosso“, ha detto in conferenza stampa nel giorno della sua presentazione. Tutti campioni che hanno vestito la maglia della Nazionale. E 4 dei 6 citati sono pure stati campioni del mondo. Non male come nozione. Non male come incipit di una storia tutta da vivere e da raccontare. Un progetto che a che fare con la crescita, con la sostenibilità. E non per ultima con la sinergia. “Perchè – ha detto il presidente – il calcio è una grande filiera e quindi servirà collaborazione con la Serie D, ma anche con la B e con la A”. Mille incarichi, tantissimi ruoli ricoperti. Ma se fosse l’ultimo, quello più difficile? Da grandi poteri, derivano grandi responsabilità. Marani è pronto a scrivere una nuova pagina di storia.
A cura di Manuele Nasca