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Dall’esordio in A alla Premier a Malta: Martinelli, lo specialista delle promozioni

Catanzaro Martinelli

Credits U.S. Catanzaro 1929

Luca Martinelli a Catanzaro è un’istituzione. Ne ha fatta di strada in giallorosso il barbuto difensore. La maglia sempre sudata, la fascia di capitano sul braccio è stata la naturale conseguenza. Arrivato in giallorosso nell’estate del 2019, dopo aver salutato il Foggia, Martinelli ha tagliato il traguardo delle 100 presenze con indosso quella che è diventata la sua seconda pelle. Il Catanzaro lo ha celebrato con un post sui social, ma Martinelli sa che per restare davvero nella storia delle Aquile la chiave è un’altra: conquistare la promozione in Serie B. Ritornare in quella cadetteria che un intero popolo attende dal lontano 2004 e che ora dista solo 3 partite. La prima è il ritorno della semifinale playoff con il Padova. Si ripartirà dallo 0-0 maturato al Ceravolo, lo scorso mercoledì.

Specialista in promozioni, la presenza in A e la parentesi a Malta

In fondo, Martinelli è uno specialista dei salti dalla Serie C alla B: col Novara di Attilio Tesser l’ha centrata nella stagione 2014/2015 e si è ripetuto proprio col Foggia in quella 2016/2017. In panchina c’era Giovanni Stroppa, che ora si sta giocando la Serie A col Monza. C’è ancora posto sulla bacheca del difensore, su cui ci sono già adagiate pure 2 Supercoppe di categoria, alzate al cielo subito dopo i trionfi in campionato. All’Euganeo, nella gara del 29 maggio alle 19, il 5 collezionerà la sua presenza numero 33 di un’annata formato tour de force in cui ha realizzato pure 2 dei suoi 13 gol in carriera: prima un’invenzione su assist di Vandeputte, contro la Fidelis Andria, poi un colpo di testa imperioso per chiudere i conti nello scontro diretto per il secondo posto contro l’Avellino.

Quell’Avellino in cui ha brevemente militato nel settore giovanile e contro cui era stato risolutivo pure nella passata stagione: due assist al Partenio nel successo dei calabresi col finale di 1-3. In biancoverde una delle tante esperienze del centrale che il prossimo 20 dicembre compirà 34 anni. La voglia oltre l’età: lo scorso dicembre Martinelli ha rinnovato il suo contratto con il Catanzaro sino al 30 giugno 2023 perché ha ancora la stessa fame di quando partì dalle giovanili del Lecco.

Il Mezzocorona, il Cittadella, la Juve Stabia, il ChievoVerona e l’Empoli: indossando la maglia degli azzurri toscani, in una sfida coi clivensi, la sua prima e unica partita in Serie A. Era il 23 agosto 2015. E ancora il Novara, il Messina, prima del Foggia e del Catanzaro. Tradotto in numeri? Partite giocate tra i professionisti: 382. Totale di 31.224 minuti totalizzati calcando i campi di tutte le categorie del calcio italiano, ma non solo. E sì perché proprio tra il 2008 e il 2010 Martinelli ha giocato pure nel Melita FC e negli Sliema Wanderers: Permier League maltese.

Leader della difesa, carisma allo stato puro

Fondamentale per la costruzione del basso, un gigante nel gioco aereo. Martinelli ha mezzi tecnici e fisici che non vanno certamente scoperti, ma per diventare capitano del Catanzaro non si può che avere un particolare carisma. Sintetizzato nelle dichiarazioni post-gara di Juve Stabia-Catanzaro 1-1. Lui, espulso al 40′ per doppio giallo, commentò così gli episodi che fecero esplodere di rabbia anche il direttore generale Foresti: “L’arbitraggio? La società è sempre stata pacata e calma, ma commentiamo un episodio vergognoso e nitido, un rigore non concesso che è il quarto nelle ultime partite. Ognuno deve fare il proprio e sono sempre prevenuti nei nostri confronti, io mi sono rotto veramente le p**** perché non è possibile. Quando si dice, il dono della sintesi.