“Made in D”, Pietro Martino è l’ultima scommessa di Zeman e Pavone
L’ultima scommessa di Giuseppe Pavone, il fidato uomo mercato di Zdeněk Zeman, arriva dal campionato di Serie D. Si tratta di Pietro Martino, classe ’97, arrivato quest’estate alla corte al Foggia direttamente dalla Clodiense (Girone C di Serie D). Un terzino destro con grandi doti offensive, perfetto per le falcate tipiche di… Zemanlandia. Martino, fino a questo momento, si è dimostrato tra i più presenti della squadra rossonera, collezionando ben tredici presenze in quattordici match di campionato. Una sola l’assenza, dovuta ad un’espulsione rimediata nella gara con il Latina.
La suggestione Milan
L’ex Clodiense – lo scorso gennaio – aveva attirato anche l’attenzione di Paolo Maldini, intenzionato realmente a portarlo al Milan per la Primavera. La permanenza all’Union Clodiense ha garantito a Martino la possibilità di crescere e imparare sui campi di provincia, che gli hanno poi aperto la strada del calcio professionistico a 24 anni. Nonostante la giovane età, il numero 27 cresciuto nel vivaio del Sassuolo, vanta diverse esperienze tra i dilettanti con le casacche di Legnano, Arzignano e Virtus Castelfranco.
L’impatto con la Serie C
L’impatto con la Serie C non ha destato problematiche a Martino, il quale si è subito adattato alle esigenze che richiede il gioco zemaniano. E per un terzino che ha realizzato 11 assist nella stagione scorsa con la maglia della Clodiense, l’obiettivo non può che essere migliorare anche lo score realizzativo (che conta già 18 reti in carriera). Si può affermare che sotto questo aspetto, la sua avventura in rossonero non è iniziata male, anzi. E’ stata condita anche da eurogol contro il Messina con un forte tiro dalla distanza. In quell’occasione era arrivata una speciale dedica del calciatore nei confronti di suo padre, da poco scomparso: “È venuto a mancare un anno fa, purtroppo non è riuscito a vedere il mio primo gol e le mie partite da professionista”. Un’emozione indescrivibile condita da uno Zaccheria gremito, che come sempre fa un certo effetto “è incredibile il boato che ho percepito dopo la rete”.
Corsi e ricorsi storici
Qualche settimana fa, in conferenza stampa, si era detto soddisfatto di lavorare a stretto contatto con Zeman: “È un maestro quindi viene è naturale seguirlo. Paolo Mandelli (ex Foggia dal 1992-1996) è stato il mio allenatore (nelle giovanili del Sassuolo ndr) e mi ha fortemente consigliato di seguirlo” – dice Martino – “se Zeman ti chiede di buttarti nel fango, devi farlo”. E se si parla di spirito di abnegazione e sacrificio, nella mente del tifoso foggiano riecheggia un’altra storia, per certi versi simile a quella di Pietro Martino. Infatti, nella seconda Zemanlandia stagione 1992-1993, il terzino Beppe Di Bari riuscì a compiere un triplo salto dalla serie C2 alla Serie A, diventando cardine di quella squadra che stupì l’Italia intera. Le premesse per un bel prosieguo di stagione ci sono tutte. La calda piazza di Foggia può rappresentare per Pietro il preludio di una carriera interessante. Ciò che è certo che ad oggi è fondamentale restare con i piedi per terra, come vuole il Maestro, perché in terra foggiana si vuole sognare in grande e per farlo sono – anche – necessarie le folate di Martino. Beppe Di Bari insegna…
A cura di Gabriele Mucelli