La storia di Massolo: il passato con Correa e Muriel, la B col Palermo e il possibile approdo al Pescara
Si è preso il Palermo a suon di prestazioni e parate. Ha conquistato una piazza importante come quella rosanero con l’umiltà del fuoriclasse. Samuele Massolo, di professione portiere, è arrivato nel capoluogo siciliano in punta di piedi. Voluto da Filippi, che lo aveva allenato alla Virtus Francavilla, il 26enne nato a La Spezia si è messo in mostra soprattutto nei playoff, vinti dal Palermo, risultando spesso decisivo con parate e rigori neutralizzati.
Già da Trieste i suoi guantoni hanno iniziato a scaldarsi e il muro rosanero ha retto alla grande. Due i rigori parati in questi playoff: uno alla Triestina e uno proprio contro la FeralpiSalò. Nel mezzo una serie di parate decisive e clean sheet che hanno fatto sognare Palermo. Settima porta inviolata con la sfida della finale di andata contro il Padova all’Euganeo, sulle quattordici presenze totali. Adesso potrebbe andare al Pescara che, memore delle sue parate in rosanero, è pronto ad accoglierlo. La risposta è attesa entro oggi.
Massolo, il suo passato nella Samp in A con Correa e Muriel
Tanta gavetta e sacrifici, ma Samuele Massolo lo ha sempre fatto col sorriso che lo contraddistingue. Perché nella vita, non esiste solo il calcio. Selfie da ragazzo sbarazzino, ciuffo spavaldo, occhiale da sole nuovo di zecca per l’estate. Prima, però, il lavoro. O meglio, la passione: il pallone. Inizia alla Sampdoria, nelle giovanili. Si fa notare, non solo per le sue doti tecniche ma anche per quel suo saper essere umile e paziente. Conta solo una presenza nella Supercoppa Under 17, nella stagione 2011-12. Pochino, per uno come lui, che ha il fuoco dentro.
Il pensiero di mollare, poi la fiducia cresce: 13 presenze in due anni con la Primavera della Sampdoria tra il 2012 e il 2014. Il percorso con i giovani è però finito, arriva il grande salto. Arriva la Serie A. Massolo è un ragazzino sorpreso e anche un po’ impaurito. La qualità c’è ma la concorrenza è folta. Difficile togliere il posto a due come Viviano e Romero. A Genova conosce Muriel e Correa, anche loro giovanissimi. 0 presenze in un anno in tutte le competizioni. Di nuovo la tempesta nell’animo di un ragazzo che meriterebbe di più.
La svolta in Primavera e il salto fra i pro di Massolo
Massolo è sempre lì, pronto a non mollare di un centimetro. Continua con la Primavera della Sampdoria dove nella stagione 2015-2016 mette nel suo archivio personale 23 presenze. In quell’anno, per ben 7 volte la porta rimane imbattuta. Un anno dopo la parentesi Sanremese, in cui gioca la miglior stagione della sua carriera: 12 volte la porta inviolata, ottime parate e 32 presenze. Il salto tra professionisti è ormai cosa fatta: arriva la chiamata della Virtus Entella. Un’avventura di alti e bassi: il primo anno in Serie B lo guarda dalla panchina, poi, una stagione dopo, si fa valere in C.
Dopo 22 presenze in due anni, si cambia ancora. Questa volta la Sambenedettese sul suo cammino. Un’annata non particolarmente felice. Ma Massolo resta tranquillo, felice del suo viaggio. Fiero di quello che è diventato. Anche perchè, il bello, deve ancora venire. Tra il calcio e la passione per Ed Sheeran, la vita prosegue, fino alla chiamata del Palermo.
Palermo: adesso Massolo fa sognare i rosanero ai playoff
Dopo la brevissima esperienza alla Fermana (solo 2 presenze) in Serie C, arriva la chiamata del Palermo, sempre in Lega Pro. Filippi lo ha voluto fortemente come spalla di Pelagotti, il portiere titolare. Lui si allena, osserva e accetta ogni decisione. E a dicembre, con l’arrivo di Baldini sulla panchina rosanero, i due “colleghi” cominciano ad alternarsi. Il 12 prende respiro e soprattutto spazio. 14 presenze dal 2022 in poi, 7 cleen sheet stagionali e, con lui tra i pali, i siciliani hanno perso soltanto una volta.
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Con la Triestina, come detto, una grande partita. Esulta, guida la difesa, rimprovera. Come deve fare un portiere col profumo del veterano addosso. Da Trieste a Salò, fino a Padova, il volo di Massolo è continuato tra prestazioni eccellenti e rigori parati, l’ultimo proprio contro la squadra di Vecchi a Luca Miracoli. Palermo ha avuto il suo superman, fino alla promozione in Serie B. Ora il nuovo capitolo della sua vita, forse a Pescara.
A cura di Manuele Nasca