Era una dei giovani più promettenti del panorama del calcio italiano, ora è ripartito dalla Serie B marocchina. Il protagonista è Hachim Mastour, fantasista classe ’98. Il giocatore fu al centro di un derby di mercato tra Milan e Inter. L’obiettivo di entrambe era acquistare quella che era ritenuta una delle future stelle più importanti di quegli anni. A spuntarla furono i rossoneri che lo presero dalla Reggiana. Inizialmente, nelle giovanili del Milan confermò le attese, tanto da attirare l’attenzione anche del Barcellona grazie a un video. Giocate, visione, tecnica. Attese che, però, non vennero mantenute negli anni successivi. Il prestito al Malaga, poi le esperienze in Olanda e Grecia. La fine del contratto e il passaggio alla Reggina. Rimasto svincolato e dopo un contatto con il Foggia, la scelta di ripartire dal Marocco.
Il sogno della Serie A. I palleggi con El Shaarawy e Neymar e il futuro davanti. Poi un futuro diverso da quello che ci si era prefigurati. “Abbiamo sbagliato a gestirlo, la responsabilità è di tante persone”, disse Filippo Galli in una intervista a Grandhotelcalciomercato. “È arrivato al Milan con la fama di essere un ragazzo prodigio, ma gli hanno fatto saltare degli step importanti. Ricevevamo pressioni dall’alto per farlo giocare sempre. Quello che all’apparenza sembrava un vantaggio, in realtà è stato un danno(…) La colpa non è stata solo sua, ma anche di chi gli ha messo addosso pressioni da adulto quando era solo un ragazzino”. Pressioni e attese. Dal toccare la Serie A alla Serie C.
Poi la possibilità chiamata Foggia lo scorso anno: “Dopo aver ottenuto le dovute rassicurazioni da parte di tutta la società, ho deciso di andare a Foggia per parlare di persona e conoscere l’ambiente. Sono stato invitato dalla società ad assistere alla gara di campionato di quella domenica allo Zaccheria. Avevo chiesto gentilmente che tutto questo venisse fatto nel più completo anonimato. Non essendo un giocatore del Foggia, desideravo che l’attenzione fosse posta sui protagonisti in campo. (…) Non credo sia stato tutelato nella maniera corretta. Mi sono allenato 4 giorni con loro ma non ci sono state le basi per iniziare questo percorso insieme”.
La possibilità di un suo arrivo non caldeggiata da Zeman: ““Mastour? Da piccolo sapeva giocare, era tecnicamente bravo, ma da grande non ha mai visto la palla“. In estate la scelta di ripartire dalla Serie B in Marocco. La sua seconda squadra. Lontano da riflettori e aspettative. Il Renaissance Club di Zemamra sua nuova squadra. In questi mesi l’emozione del primo gol, della fascia da capitano e del primo posto in classifica.
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