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Da Brooklyn fino a Campobasso e ora il Napoli Basket: il successo del presidente Rizzetta

C’è un filo sottilissimo nella vita di Matt Rizzetta, che lega Brooklyn sino a Campobasso. Sulla scia di altri impenditori americani approdati nel calcio italiano, su tutti Pallotta e Friedkin alla Roma e Commisso, di cui è grande amico, alla Fiorentina, Rizzetta ha voluto investire nel nostro calcio. Lo ha fatto con una quota di minoranza in Serie B con l’Ascoli appunto ma, soprattutto, ha riportato il Campobasso tra i professionisti in appena due anni.

Rizzetta tra la North Sixth Group e la passione per il calcio

La storia di Rizzetta rappresenta quello che comunemente viene chiamato “il sogno americano”. Matt con i nonni emigrati dal Sud Italia e con tanta fatica per farsi strada a New York, riesce a realizzare il suo sogno. Esporta il suo brand nel Nord America e lo denomina proprio come la prima strada in cui abitavano i suoi nonni quando sono emigrati. “North Sixth”: questo il nome della holding, che opera in molteplici settori. In particolare quello del marketing e media business di tipo futuribile e avanguardistico. Rizzetta però al contempo ha sempre avuto una grande passione: il calcio.

Un amore irrefrenabile che lo riporta in Italia, la sua terra natia. A Campobasso inizialmente è socio di minoranza, affianca il presidente Mario Gesuè, e con lui decide di internazionalizzare il brand Campobasso. Per questo la sua idea è quella di focalizzare il progetto sui giovani emigrati. 

Ma oltre al Campobasso – attualmente 14esimo in classifica nel Girone C – e al Brooklyn FC, squadra di calcio della USL Super League, Matt Rizzetta sarebbe pronto a sbarcare nel basket. Il patron del club molisano è vicino all’acquisizione del Napoli Basket e ha già in mente un grande progetto. L’obiettivo? Portare in Italia alcune stelle dell’NBA.