Dal Verona di Jorginho alla D con Baschirotto: Abbate è il nuovo allenatore del Piacenza
Dopo la sconfitta contro il Renate di sabato 18 febbraio, il Piacenza ha deciso di esonerare Cristiano Scazzola. L’allenatore ligure lascia la squadra biancorossa al penultimo posto, a solo una lunghezza di vantaggio dalla Triestina ultima in classifica. Dopo 6 partite senza vittoria, ecco la decisione della società: fuori Scazzola, dentro Abbate. Il giovane allenatore, sebbene sia alla prima esperienza sulla panchina di una prima squadra, conosce molto bene l’ambiente piacentino.
La vita su campo, dal Piacenza di Hubner al Verona di Jorginho
Non è la prima volta che una carriera di Abbate inizia di Piacenza. Era il 16 marzo 2003, il Piacenza era in Serie A e al Garilli arrivava l’Atalanta. I biancorossi erano in lotta per la salvezza e schieravano dei calciatori dal nome importante, come Eusebio Di Francesco a centrocampo e Dario Hubner in attacco. In difesa, invece, faceva il suo esordio un giovane difensore centrale, Daniele Abbate. Alla fine il Piacenza vincerà 2-0 e Abbate raccoglierà 6 presenze nel finale di stagione. Non abbastanza, purtroppo, per mantenere la categoria. Abbate scende così di categoria assieme agli emiliani e lì rimarrà fino al 2009, eccezion fatta per una breve parentesi in Serie C con l’Ancona nella stagione 2006/07.
Nel 2009/10 l’esperienza con il Gallipoli in Serie B, prima di scendere di nuovo di categoria per aiutare l’Hellas Verona a ritornare in cadetteria. I gialloblù ci mettono solo una stagione per risalire in Serie B, anche grazie alla guida di Andrea Mandorlini. É il Verona di Hallfreddson, Jorginho e Juanito Gomez. Lì Abbate passerà un altro anno e mezzo, prima di passare alla Pro Vercelli nel gennaio del 2013. Dopo aver concluso la stagione in Piemonte, il difensore italiano scende di categoria: in Serie C milita prima nella Cremonese, poi nel Pavia, e infine ritorna a Piacenza, dove gioca sia con i biancorossi che con la Pro Piacenza, squadra con cui Abbate concluderà la sua carriera da calciatore nel 2018.
Abbate allenatore: prima la gavetta, ora la grande occasione
La prima esperienza di Abbate da allenatore è nella provincia piacentina: nell’estate del 2018 Andrea diventa vice allenatore dell’ASD Carpaneto, squadra del girone D di Serie D. In quella squadra Abbate ha trovato un difensore che oggi sta sorprendendo tutti in Serie A: si tratta di Federico Baschirotto, oggi colonna del Lecce nel massimo campionato italiano. Dopo il Carpaneto l’ex difensore continua la sua gavetta nelle giovanili di Monza e Alessandria.
In mezzo a questo girovagare arriva per Abbate una grande batosta: un tumore. Ne parla lui stesso ai microfoni di Tggialloblu: “Ho avuto un tumore maligno. Non l’ho detto quasi a nessuno, non volevo essere compatito, ma adesso che ho vinto una battaglia, la guerra è ancora in corso, voglio approfittarne per ringraziare chi mi ha aiutato e lanciare un messaggio di speranza: lottare sempre, credere nella guarigione, se ne può uscire“. Nell’estate del 2022 ecco il ritorno a casa nella sua Piacenza, dove diventa prima l’allenatore della primavera e, dopo l’esonero di Scazzola, il tecnico della prima squadra.
Nel 2003 era un ragazzo di belle speranze che si affacciava per la prima volta nel calcio dei grandi, nel 2023 è un uomo maturo che vuole sfruttare al massimo la sua occasione. Piacenza e Abbate hanno bisogno uno dell’altra: i biancorossi necessitano di una scossa per uscire dalle zone pericolose della classifica, e Abbate vuole far bene per dimostrare di meritarsi un posto nel calcio dei grandi anche da allenatore.