Nell’ultimo turno di campionato, nel girone B è arrivata una vittoria storica. Il Pontedera, infatti, battendo per 2-0 l’Aquila Montevarchi, ha centrato il suo nuovo record di punti in Serie C. Fanno 56 in 36 partite, che portano la squadra allenata da Max Canzi al sesto posto in classifica, già sicura del pass per i playoff.
Oltre al nuovo record di punti, a Pontedera si è anche festeggiata un’altra importante prima volta. Il gol del raddoppio è stato segnato da Matteo Guidi, 19enne prodotto del settore giovanile granata. Partito dai giovanissimi nazionali, ora punta ad essere importante per migliorare il record di punti e poi per sognare ai playoff.
La storia del classe 2003 di Prato è quella di un percorso graduale, fatto di grandi sacrifici da parte del ragazzo e grande fiducia della società. Lo racconta sul sito ufficiale del Pontedera Marco Magni, responsabile tecnico del settore giovanile che per primo scoprì Guidi ai tempi del Prato. “Da quando l’ho portato qui nel 2018 dal Prato, ho avuto la fortuna di poterlo conoscere da vicino accompagnandolo sempre agli allenamenti. Lui lasciava il motorino all’uscita di Prato Ovest, veniva con me a Pontedera e la sera lo riaccompagnavo al motorino con cui poi tornava a casa. Sole, pioggia, vento, grandine non importava, lui era sempre lì. Si è impegnato tanto e il merito di questo traguardo è tutto suo”.
Così parlò del ragazzo Magni il 15 febbraio scorso, in occasione del suo primo contratto da professionista, firmato il giorno prima con la società con cui è partito dai giovanissimi nazionali. Da lì ne ha fatta di strada, iniziando a giocare con gli allievi già da sotto età, diventandone un punto fermo. Poi il passaggio in Primavera e l’esordio ufficiale in prima squadra, datato 9 ottobre 2019, quando aveva ancora 16 anni. Quel giorno Ivan Maraia, ora allenatore della Lucchese, gli concede 21 minuti nel turno di Coppa Italia contro il Siena, i primi per lui tra i grandi. Per l’esordio in campionato però dovrà pazientare ancora quasi tre anni, completando il suo percorso in Primavera e passando da un anno in prestito in Serie D, al San Donato Tavarnelle.
Dopo Prato e Pontedera è questa la terza tappa della sua maturazione calcistica, passata interamente dalla Toscana. Col San Donato gioca trenta partite e trova il suo primo gol tra i grandi. Una perla a giro dal limite dell’area, zona da cui spesso si rende pericoloso con la conclusione in porta.
Dopo la positivissima esperienza in quarta serie torna a casa base, dove inizia a confrontarsi con un campionato esigente come la Serie C. Il salto lo regge alla grande e la firma sul primo contratto fa di lui a tutti gli effetti un calciatore della prima squadra. Dopo la firma però Magni lo mette in guardia: “L’impressione è che debba fare ancora esperienza, deve farsi le ossa e costruirsi una personalità all’altezza della categoria. Caratterialmente è un bimbo buono quindi secondo me deve ancora trovare la dimensione giusta. Sono contento che la società gli abbia dato fiducia, ora starà a lui ripagarla”. Chissà che con l’incornata che gli è valsa il primo gol in Serie C, il “bimbo buono” ora non abbia trovato la dimensione che cercava.
Così come quella del Pontedera, l’annata di Guidi non era iniziata al meglio, ma è diventata invece da sogno. Nessuna vittoria nelle prime sei partite, in cui lui trova spazio solo in due spezzoni. Poi il cambio in panchina: arriva Canzi al posto di Catalano. Da quel momento la svolta, sia per la squadra che per Guidi, che arriva a collezionare 28 presenze in campionato alla sua prima stagione in prima squadra granata. Per la maggior parte di queste viene utilizzato da subentrato, ma si dimostra affidabile anche nelle otto presenze che fa dal primo minuto. Nel 2023 inizia a raccogliere le soddisfazioni più importanti. Il 14 febbraio, come già detto, arriva il primo contratto. Tempo un mese e il 18 marzo ecco il primo assist, con cui serve Nicastro contro il Fiorenzuola.
Infine il primo gol, del 6 aprile, altra data che il giovane pratese si ricorderà per sempre. Ora il Pontedera si coccola questo gioiellino, che sta ripagando indubbiamente la fiducia che gli è stata data in questi anni. Come ha sempre fatto nella sua giovanissima carriera, con pazienza, si sta adattando alla categoria, migliorando sempre di più e pronto ad avere ancora più spazio. Potrà contare certamente anche su di lui Max Canzi, bimbo buono ma determinato ad aiutare la sua squadra, in vista di un record di punti da migliorare e dei successivi playoff, impensabili a inizio stagione, ma in cui il Pontedera e il suo gioiello vogliono stupire ancora.
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