Marani confermato presidente: “Lega Pro più unita che mai”
L’assemblea della Lega Pro ha rieletto ad unanimità il presidente Matteo Marani con 57 voti favorevoli su 57: le sue parole
Al termine dell’assemblea di Lega che lo ha rieletto presidente della Lega Pro con un’unanimità storica, Matteo Marani ha parlato del presente e del futuro della Serie C. Tanti i temi trattati, dalla questione stadi alle seconde squadre, passando per percentuali di stranieri e novità nel format del campionato. Di seguito tutte le sue parole.
Su Zola: “Io e Zola siamo stati rieletti insieme. Abbiamo iniziato quest’avventura insieme, dopo una chiamata che ho fatto a lui. Era un po’ strano per un giornalista e un ex calciatore, ma ce l’abbiamo fatta. Abbiamo fatto un percorso importante, dagli accordi con Sky. Abbiamo quadruplicato i ricavi. Abbiamo fatto tante cose anche in ambito di sviluppo, messo in atto la riforma Zola (che sta dando una premialità crescente alle società che fanno giocare i giocatori del proprio settore giovanile). I giovani per noi sono una grande risorsa. Ho già detto che ogni fondo che arriverà alla Serie C verrà investito nella riforma Zola”.
“Grazie al lavoro che stanno facendo i nostri club. Per tutto quello che la Serie C fa in termini di formazione per calciatori, allenatori, arbitri, meriti più rispetto. Bisogna rispettare la Serie C per quello che da al calcio italiano. Chi vuole comandare il calcio italiano si deve fare carico di tutti i vagoni che compongono il treno. Il calcio italiano è unico. La Serie C è il campionato che ha regalato all’Italia giocatori come Baggio, Zola, Tardelli e diversi campioni del mondo. Litigarsi, spaccarsi e dividersi non porta a nulla”.
“I momenti belli in questo mio primo mandato sono stati tanti. Credo di non aver girato così tanto l’Italia nemmeno quando facevo l’inviato come giornalista. Nell’ultimo mese sono stato dall’estremo nord all’estremo sud. Ci sono state tante fasi. Un momento molto commuovente è stato nell’ultimo assemblea. Quando mi hanno applaudito tutti. Due anni fa questa lega era molto esposta, oggi è più difficile entrare in questa Serie C con questa coesione. Abbiamo fatto dei Consigli Direttivi anche su whatsapp. Ho avuto da loro un grandissimo appoggio”.
Lega Pro, Marani: “Salary Cup? Ci piacerebbe in futuro”
Riguardo alla possibile introduzione del Salary Cup: “Solo una società non iscritta? Non mi ascrivo nessun merito. Dobbiamo essere realisti e procedere giorno per giorno e procedere giorno per giorno a gestire situazioni difficili. Credo che il merito va dato anche a chi mi ha preceduto. Vorremmo mettere in un futuro un salary Cup. È chiaro che anche noi dobbiamo fare un controllo ai costi e alle spese. Troveremo la forma tutti insieme ai club. Ci piacerebbe riuscire a introdurlo, è inevitabile. Forse il problema più grande del calcio italiano è la sostenibilità economica”.
E sul tema seconde squadre: “Ci sono società interessate ma stanno ragionando anche in maniera interna. Cambiare format per l’iscrizione delle U-23? No, siamo assolutamente contrari. Le regole restano quelle” “Noi abbiamo il 90% dei calciatori italiani e siamo la categoria che riesce a dare spazio a più giovani. La C era la categoria più “sfigata”, quando sono entrato c’era un sentimento di rassegnazione generale. Oggi invece siamo quelli che siamo cresciuti di più. Abbiamo una visibilità diversa. Non è più l’Inferno che si descriveva prima”.
Marani: “Proveremo a cambiare i criteri di ripescaggi e riammissioni”
“Il 4 novembre la Lega Pro si presenterà unita, compatta e con un presidente rieletto. Sarà un confronto impegnativo senza dubbio, ma siamo sereni. Lo siamo perché siamo i primi che si concedono al dialogo con gli altri. Non chiudiamo a nessun tipo di riflessione. Vogliamo capire qual è l’idea di questa riforma. Se qualcuno vuole farsi carico del calcio italiano è il benvenuto, ma deve farsi carico di oneri e onori del compito. Noi vogliamo riconosciuto il ruolo di formazione e di servizio di questa Lega. Facciamo parte del sistema calcio italiano. Esistiamo da 70 anni e siamo alla base del sistema. Vogliamo essere rispettati”.
Su ripescaggi e riammissioni: “Un tema su cui mi voglio battere è quello dei criteri di ripescaggi e di riammissioni. Trovo ingiusto che nel caso in cui una squadra di C non riesca a iscriversi in B il suo posto venga preso da una società retrocessa dalla Serie B e non da una di C che avrebbe più meritocrazia. Una limitazione che vorremmo introdurre è quella di vietare alle seconde squadre che arrivano ai playoff di far giocare dei calciatori che nel corso della regular season”.
Marani: “Giovani al centro, senza stadi non c’è progresso. E sul VAR…”
Sulla centralità dei giovani: “La C che vorremmo? Più sostenibile, a partire dai giovani che devono essere come sempre centrali. La nostra missione deve essere come sempre quella. La B e la A devono continuare a guardare da noi, cosa che secondo me non è stata fatta bene negli ultimi anni. Dobbiamo rimettere in moto quella parte lì. Gli altri devono avere l’obbligo di riconoscere a noi il ruolo che noi abbiamo”.
Sugli stadi e sul VAR: “Senza stadi non si fa fatica a fare calcio. Spesso però la colpa non è solo delle società ma anche delle pubbliche amministrazioni. Dobbiamo tenere conto anche delle realtà dove sorgono le società”. Novità nel format? Bisogna pensare a qualcosa di efficace, certamente. La C ricordiamo che è stata la prima Lega a introdurre i tre punti e il sistema dei playoff che poi è stato importato. Siamo sempre disposti alle novità. Abbiamo dato anche disponibilità alla Light VAR, aspettiamo l’okay della FIFA”.