L’Inter, la Serie C e l’università: la storia di Bortolussi tra libri e il Padova
Il centravanti biancoscudato classe 1996 e un ruolo da protagonista in questa prima fase di campionato. Due gol in tre partite.
Quale giovane calciatore, nato tra agli anni Novanta e gli anni Duemila, non ha sognato di fronte al Triplete dell’Inter? Tutti si sono immedesimati in quella sensazione di sentirsi degli invincibili, dei supereroi in nerazzurro. E la stessa sorte è toccata a Mattia Bortolussi, il centravanti del Padova classe 1996.
“Sono nato e cresciuto con l’Inter del Triplete, quindi un giocatore che mi è sempre piaciuto è Milito. – dichiarò ai nostri microfoni tempo fa – Sono nato con questo mito. Si metteva a disposizione per la squadra e i compagni, ma quando c’era da buttarla dentro lo faceva. Giocare ora con Lautaro?”
Ammise: “Più che lui, ti direi con Dzeko, perché fa il lavoro sporco (ride, ndr.). Cerco di non guardare solo un giocatore ma prendere il più possibile dai campioni, mi piace guardarli anche quando sono a palla lontana o fanno movimenti particolari”.
E contro il club nerazzurro, nel luglio 2022, alla prima amichevole con la maglia del Novara, ha centrato l’obiettivo gol realizzando la rete del momentaneo 5-1 su rigore. Quell’estate era appena sbarcato in terra piemontese e già aveva dato prova di quanto raffigurasse un profilo di spessore per la società.
Un veterano della C: ora l’esperienza al Padova
Fatta eccezione per una parentesi di due anni in Serie D (Gubbio, 2015-2016, e Sansepolcro Calcio, 2016-2017), Mattia Bortolussi è un veterano della Lega Pro: Gubbio, Lucchese, Cesena, Novara e, da gennaio 2023, Padova. In carriera conta 281 presenze e 75 reti – 16 delle quali messe a segno in un’unica stagione (Cesena, 2020-2021).
E a tre partite dall’avvio di regular season si è già guadagnato un posto tra i marcatori più influenti del Girone A. In biancoscudato, infatti, ha messo la sua firma contro Caldiero e Arzignano, e se dovessimo fare un passo indietro ai Preliminari di Coppa Italia, anche contro Cesena, lo scorso 4 agosto, aveva evitato che la squadra tornasse a casa a bocca asciutta (3-1).
Bortolussi: un passato tra calcio e studi universitari
E a stupire, rientrando in una piccola fetta di coloro che si sono approcciati a questa realtà, è che Bortolussi, prima della pandemia, ha scelto di intraprendere in parallelo anche un altro percorso, quello degli studi. Affermò: “Cerco quando ho un po’ di tempo libero di studiare dopo l’allenamento. Tempo libero ne abbiamo, voglio renderlo utile e sfruttarlo il più possibile”.
Una duplice personalità quella del centravanti biancoscudato – ‘affamato’ in campo, attento al regime alimentare fuori. “Studio Scienze dell’Alimentazione. È un campo che mi interessa. Piano piano cerco di portare avanti questa cosa. È una cosa che cerco di tenere sotto controllo, per un atleta è una cosa importante e ne posso trarre beneficio”. Una cosa è certa: la voglia di condire le partite con i suoi gol, quella no, non ha modo di controllare.